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5 lezioni di fede da questa pandemia che ricorderò per sempre

CROSS

Exe Lobaiza | Cathopic CC0

Catholic Link - pubblicato il 25/05/20

di Myriam Ponce

Ricordo ancora quando ero in classe e ho dovuto dare la notizia appena diffusa ai miei allievi: “Ricordate questo giorno, questa lezione, in cui è stato dichiarato che stiamo vivendo una pandemia”. Che momento storico! Ricordo di averlo commentato con loro e che abbiamo riso, un po’ nervosi, senza sapere che avremmo trascorso i mesi successivi in casa in quarantena..

Si è trattato senza dubbio di un periodo di raccoglimento, adattamento e preghiera. È stata una pausa forzata che ci ha costretto a riconoscere ciò che merita davvero di essere valorizzato. Sono stati giorni di grande riflessione, e per questo vorrei condividere alcune lezioni di fede che ho imparato durante la pandemia:

1Permettere a Dio di essere Dio

È stata davvero una grande lezione. Spesso preghiamo e chiediamo la grazia di Dio per qualcuna delle nostre necessità, ma siamo davvero disposti ad accettare qualunque cosa corrisponda alla sua volontà?

Per quest’anno avevamo progettato viaggi e celebrazioni importanti. Sembrava che avessimo pensato dettagliatamente a tutto, ma ci ha travolti un “dettaglio” che non avevamo mai preso in considerazione. E abbiamo rivolto il nostro sguardo a Dio, nostro Padre, che ci stava aspettando a braccia aperte. Ho capito che avrei dovuto innanzitutto rispettare la sua volontà e sperare in tempi migliori, dandogli sempre la mano.

Permettere che Dio sia Dio significa accogliere e accettare la sua volontà sapendo che tutto ciò che Egli permette ha un proposito positivo. Avevamo dei progetti, sì, ma abbiamo imparato a cambiarli grazie alla speranza che riponiamo in Dio.

2Siamo parte del Corpo di Cristo


La Chiesa cattolica ci infonde il fatto di sentirci fratelli nella fede, ma sembrerebbe che in questo periodo lo abbia rimarcato. Ricordo ancora il discorso di Papa Francesco durante la sua preghiera per il mondo di fronte al coronavirus, quando ha affermato che tutta l’umanità si trovava sulla stessa barca e che bisognava remare insieme. Quanto aveva ragione!

È diventata viva questa parola: “Il corpo non si compone di un membro solo, ma di molte membra… Ora voi siete il corpo di Cristo e membra di esso, ciascuno per parte sua” (1 Cor 12, 27).

Più che mai, questa nuova sofferenza a causa della pandemia ci ha ricordato quanto sia importante guardare davvero al prossimo ed essere più empatici. Sapere che tutti formiamo e costruiamo la Chiesa con le nostre azioni.

3Non possiamo vivere senza amore

LOVE
Halfpoint | Shutterstock

Dal vedere la mia famiglia tutti i fine settimana siamo passati a vederci solo con le videochiamate. Grazie a Dio abbiamo strumenti tecnologici che ci permettono di rimanere in contatto, ma sicuramente nulla può sostituire il calore dell’abbraccio materno.

Non avremmo mai immaginato di vivere in un mondo in cui dover stare lontani gli uni dagli altri, ma eccoci qui. E più che mai, aspettiamo ansiosi di tornare alla normalità per far visita a parenti e amici. So che anche voi lo desiderate.

È vero che il distanziamento sociale ha limitato il contatto con i nostri familiari, ma è anche vero che questo ci ha fatto capire quanto sia importante dimostrare il nostro affetto alle persone care. Ricordiamo che l’amore è la massima espressione di apprezzamento, attenzione, interesse ed empatia.

Dio, essendo un Padre amorevole, ci ha dato l’opportunità di amare come Egli stesso ci ama. Approfittiamo di questo periodo per discernere quale sia la nostra chiamata a rappresentare ed esercitare l’amore di Dio attraverso la fraternità e la solidarietà ne confronti dei nostri fratelli. E quando usciremo di nuovo, cerchiamo il modo per riempire di più amore il mondo che ci circonda.

4Il tempo con Dio vale oro

ZEGAR BIOLOGICZNY
CC7 | Shutterstock

La mia routine quotidiana (pre-pandemia) consisteva nell’uscire di casa alle 7.00, arrivare a lavoro, uscire da lì alle 17.00 e arrivare a casa alle 18.00, dopo un’ora di traffico. Lavoravo tutto il giorno. Tornavo a casa per cenare e dormire. Tempo per la preghiera? Certo, a volte, quando non venivo vinta dalla stanchezza. Ho seguito questa routine per quattro anni, da quando mi sono laureata. Quattro anni che sono francamente volati.

La vita in città era una corsa continua. Solo una pandemia poteva farci rallentare, e lo ha fatto. Grazie alla quarantena ho fatto, come molte altre persone, una pausa nella mia vita. Mi è costato ovviamente, ma alla fine sono riuscita ad approfittare del tempo che avevo per unirmi di più a Dio.

Ora ascolto ogni giorno la Messa, recito il Rosario e la Coroncina del Sacro Cuore di Gesù. Forse non avrei potuto riuscirci in nessun altro momento, e ora ho ricevuto questo regalo prezioso: il tempo.

5La mèta è la salvezza

CHRIST
Eduardo Montivero | Cathopic CC0

Sì, avevo un’infinità di progetti, ma a che pro? Avevo sicuramente messo da parte (in pausa) quella che era la meta ultima: la salvezza.

Nulla che ci allontani da questa meta vale la pena. NULLA. La quarantena mi ha offerto questa grande lezione. Dio è sempre a braccia aperte per ricevere le pecore che vogliono tornare nel gregge. Dobbiamo solo riporre in Lui la nostra speranza e confidare nella sua santissima volontà.

È questo il segreto per ottenere una vera e profonda pace interiore. Dio si farà carico di tutto quando lasceremo ogni cosa nelle sue mani e comprenderemo che tornare a Lui, nel suo Regno, è il fine fondamentale della nostra esistenza.

Questa quarantena mi ha dato un tremendo scossone, e oserei dire che è stato così per tutti. Ha cambiato all’improvviso il nostro stile di vita, e ci ha fatto vedere quello che è più significativo: ciò che ci avvicina a Dio.

Desidero con tutte le mie forze riabbracciare i miei nipoti, vedere il mio fidanzato, far visita ai miei zii, salutare i miei allievi. Quello, però, che desidero di più, con tutto il cuore, è tornare in chiesa e ricevere i sacramenti. Questa quarantena ci ha davvero mostrato quanto siano preziosi questi tesori.

Prepariamoci per far sì che quando potremo uscire di nuovo riusciamo ad essere fedeli con un cuore più puro e concentrato su Dio. Preghiamo affinché Egli sia il nostro cammino e la nostra massima meta, perché possiamo essere sempre degni rappresentanti del suo corpo, la Chiesa, e possiamo avere la capacità di aiutare il nostro prossimo secondo il suo amore.

Ricordiamo che il tempo vale oro. Non perdiamo neanche un secondo per formarci ad essere fedeli seguaci di Gesù Cristo. Prego per voi!

E ora a voi: quali sono le lezioni che vi ha offerto questa pandemia, e perché le ricorderete per sempre?

Qui l’articolo originale pubblicato su Catholic Link.

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