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Vi sentite soli? Rivolgetevi al vostro angelo custode per ricevere conforto!

GUARDIAN ANGEL

Pixabay | Pexels

Philip Kosloski - pubblicato il 20/05/20

Spesso dimentichiamo che il nostro angelo custode è lì per noi, soprattutto quando ci sentiamo isolati

In vari momenti della nostra vita possiamo provare una solitudine schiacciante. Forse perché viviamo da soli, o perché la nostra famiglia non ci offre il sostegno e la cura emotiva di cui abbiamo bisogno.

Qualunque sia la nostra situazione, il senso di isolamento può essere difficile da sopportare.

La buona notizia è che non solo Dio è con noi, ma ha anche nominato un angelo custode perché sia al nostro fianco!

Come afferma il Catechismo della Chiesa Cattolica, “dal suo inizio fino all’ora della morte la vita umana è circondata dalla loro protezione e dalla loro intercessione. « Ogni fedele ha al proprio fianco un angelo come protettore e pastore, per condurlo alla vita ». Fin da quaggiù, la vita cristiana partecipa, nella fede, alla beata comunità degli angeli e degli uomini, uniti in Dio” (CCC 336).

Spesso, tuttavia, dimentichiamo questa verità di fede. I nostri occhi mortali non vedono gli esseri spirituali che ci circondano, e la loro presenza non viene sempre percepita.

Il reverendo H.G. Hughes, autore degli inizi del XX secolo, rifletteva su questa realtà nel Pulpit Commentary on Catholic Teaching:

“Quanto è consolatore il pensiero dei principi della corte celeste incaricati di curare la nostra anima e il nostro corpo, pronti a scacciare via la tentazione, a respingere i demoni, a suggerire pensieri buoni e santi, a proteggerci dal pericolo corporale e dagli incidenti che comporta il nostro andirivieni, a starci accanto e a prendersi cura di noi fino a quando potranno presentare gioiosamente la nostra anima, redenta e ripulita, davanti al trono di Dio per ricevere la ricompensa!”

Hughes suggeriva che l’anima cristiana dovrebbe richiamare quotidianamente la presenza del suo angelo custode, e ricordare il suo ruolo fondamentale nella propria vita:

“Dovremmo esaminarci per vedere se abbiamo trascurato e dimenticato il nostro angelo custode. Dovrebbe essere nel nostro interesse invocarlo, assecondare i suoi sforzi con il nostro impegno più deciso a evitare il peccato… Ricordando la presenza del nostro angelo custode, ricorderemo anche la presenza di Dio, e saremo allora sostenuti nella tentazione e allontanati dal peccato; saremo consolati nell’afflizione e rimarremo tranquilli nei momenti di gioia; coltivando l’amicizia del nostro compagno celeste saremo custoditi dall’attaccamento negativo nei confronti delle creature terrene; più di qualsiasi altra guida e consigliere terreno, ci insegnerà e ci guiderà lungo la strada celeste, finché non ci verrà tolto il velo dagli occhi e vedremo almeno l’angelo del Signore, con cui loderemo e benediremo il Padre di entrambi per sempre in Cielo”.

Se vi sentite particolarmente soli e isolati, pregate ogni giorno il vostro angelo custode e chiedete il suo aiuto consolatore per affrontare la prova!

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