I 10 comandamenti: comprendere il senso della legge cristiana
Per molti la legge ha una connotazione negativa. Siamo nati nella legge, con norme che ci dicono quello che dobbiamo fare e ciò che dobbiamo evitare. Per il cristiano, però, la legge deriva da un contesto molto più profondo.
Dio ha scelto tra tutte le nazioni della Terra un popolo, che sarebbe diventato il Suo popolo: Israele. Non era il migliore di tutti, né il più numeroso, ma era quello eletto.
Aveva promesso ad alcuni uomini di questo popolo di renderlo potente e di dargli, nel tempo, un grande profeta, che avrebbe portato la Sua Parola al mondo.
Mantenendo la Sua promessa, dopo molti anni, quando Israele era caduto in schiavitù, ha deciso di ascoltare i suoi lamenti e di liberarlo.
Con grandi prodigi e potere, lo ha fatto uscire dall’Egitto e lo ha portato nel deserto, e ha camminato con lui per 40 anni verso il suo destino: la terra promessa, Canaan.
Sempre presente, lo guidava con la nube durante il giorno e con il fuoco di notte.
L’Onnipotente andava davanti, vegliando sul popolo, nutrendolo, esortandolo, presentandogli delle sfide perché accorresse a Lui ed Egli potesse offrirgli tutto ciò di cui aveva bisogno.
Il popolo non poteva comprendere nel suo cuore la grandezza dell’amore di questo Dio, ed era piuttosto ingrato nel suo procedere, ma Dio era fedele, e restava giorno e notte davanti ai Suoi.
Israele conquistava ogni nazione, come gli aveva promesso Dio. È diventato un popolo numeroso e potente. Sotto la nube, Dio si è rivelato come il Dio altissimo, il Dio di tutto il creato, colui che era, è e sarà.
Ma non solo. Ha anche lasciata scritta sulla pietra la propria legge; sulla pietra perché fosse permanente e invulnerabile nei secoli dei secoli. Era questo il segreto della vita che si doveva rispettare.
L’ha donata al Suo popolo, perché, rispettandola, potesse vivere dignitosamente, potesse mantenere la sua libertà e possedere la terra promessa.
Rispettando la legge avrebbe mantenuto la sua libertà, il suo benessere e la sua terra. Se non avesse rispettato quella legge che gli permetteva di vivere dignitosamente come nazione santa di Dio avrebbe trovato inevitabilmente la schiavitù e la miseria.
Le cose oggi non sono diverse. La legge di Dio è permanente, incisa nella pietra, e la sua vigenza è eterna. Se rispettiamo la legge scegliamo la vita. La legge ci invita a incontrare nuovamente Dio, che viene sempre da noi.
La promessa resta vigente. Siamo cresciuti in quantità fino a diventare una Nazione numerosa quanto le stelle del cielo, e siamo il Suo popolo pellegrino.