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Non sei più con me, mamma, e non sai quanto mi manchi. Questa lettera è per te

LETTER

Shutterstock | Janna Golovachev

Catholic Link - pubblicato il 12/05/20

di Mauricio Montoya

Qusta domenica abbiamo festeggiato la festa della mamma, un giorno sempre pieno di tenerezza, di ricordi infantili, regali, lettere e fiori. Per alcuni, però, è anche una giornata piena di nostalgia, perché evoca il ricordo di una mamma che non c’è più.

Vorrei condividere con voi un video molto speciale che ci mostra il contenuto di una lettera per la festa della mamma. Si intitola «What I Wich I Could Have Told My Mom» (Cosa avrei voluto dire alla mia mamma).

Dopo aver visto tutto il video, vi invito a meditare su alcune frasi che mi hanno commosso molto e che vi possono aiutare a ricordare una mamma che è già partita per il cielo.

“Mi dispiace che mi ci siano voluti 21 anni per scrivere questa lettera”

Molti di noi, per non dire tutti, hanno rimandato migliaia di volte le parole di ringraziamento o di perdono nei confronti della mamma, pensando utopicamente che sarebbe rimasta con noi per sempre. Quel sogno in cui il cuore anela ad avere sempre accanto la donna che ci ha dato la vita, che sembra dimenticare la propria per dedicare ogni respiro a darci amore.

Parafrasando un saggio aforisma, “non rimandare a domani quello che puoi fare oggi”. È poi importante mettere da parte cene speciali e bei regali per cercare altri modi per manifestare l’affetto per una donna tanto importante, tornando a ciò che è semplice ed essenziale.

Vorrei invitarvi a prendere carta e penna e a scrivere, o anche a disegnare, come quando a scuola gli insegnanti ci aiutavano a preparare un lavoretto per la festa della mamma. E poi altre opzioni come le fotografie, i video, i fiori, le colazioni a sorpresa… tutto quello che la creatività ci permette di realizzare.

Valorizzare la presenza di nostra madre è fondamentale. Non aspettiamo che se ne vada per ringraziarla o comunicarle il nostro affetto – facciamolo in ogni momento e opportunità.

“Non ho mai avuto l’opportunità di ignorare le tue telefonate…”

Le madri sono sempre vicine, per quanti chilometri ci separino trovano il modo per starci accanto. Sono madri, e la loro vocazione è amare e servire in ogni momento. Il loro cuore è diverso dal nostro – direi che batte per mantenere in vita i figli e la famiglia.

Una madre non lavora solo per sé, ma dimenticandosi anche di se stessa lavora e lotta per tutti. Il suo amore la trascende, è impossibile contenerlo e va comunicato. La ragazza del video lamenta di non aver potuto condividere tante cose con sua madre. Se avete la fortuna di averla ancora, dimostratele amore, riconciliatevi sempre con lei e datele grandi abbracci.

“… per poi rendermi conto che avevi ragione”

Avete pensato al fatto che Dio ci ama talmente da cercare migliaia di modi per comunicare con noi? Per chiamarci, avvertirci, consolarci… E capite che preferisce le labbra delle madri per parlare, le loro braccia per abbracciare, le loro mani per servire e consolare?

Sì, sono le preferite da Dio per servire tutti, con la vita dei figli hanno detto “Sì” alla vita e alla vocazione di amare in modo smisurato. Oserei dire che sono i profeti di oggi. Ricordiamo che nelle Scritture i profeti sono persone che hanno avuto un incontro radicale con Dio, e che a partire da quell’esperienza vitale che trasforma il loro modo di essere, vedere, pensare e agire iniziano a leggere i “segni dei tempi”, e ad annunciare al popolo cosa Dio vuole o si aspetta da lui.

Ogni madre fa questo nella sua famiglia: annuncia l’amore e l’unità, e denuncia tutto ciò che svia dal retto cammino. E a volte lo fa inconsapevolmente, Dio si serve semplicemente della sua donazione.

“Come se una parte di me fosse nella bara insieme a te, abbracciandoti la gamba…”

Che frase forte, vero? Per chi ha dovuto congedarsi da sua madre e ne viene ora accompagnato dal cielo, è un giorno per pregare e rendere grazie a Dio per il dono della vita sia della madre che proprio.

La presenza e l’amore di una madre non viene neutralizzato da alcuna distanza, da alcun ostacolo. Neanche la morte può porre fine alla sua vocazione ad amare. Se vostra madre è in cielo, quindi, siate certi che il suo amore si irradia nella vostra vita in ogni momento.

Ogni ricordo, ogni fotografia, ogni apprendimento ancorato al cuore è un pezzetto di quella splendida madre che anche se ha terminato il suo percorso nel mondo continua a vegliare amorevolmente su di noi, sulla nostra famiglia e su tutti coloro che ha amato.

Celebriamo tutte le madri che con grande coraggio hanno accettato la vocazione che Dio ha dato loro e hanno difeso la vita, tenendo bene a mente che tutti i giorni sono opportuni per festeggiare l’amore e l’unità della famiglia.

Qui l’articolo originale pubblicato su Catholic Link.

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