La Chiesa riconosce allo stesso tempo le virtù eroiche di Conchita e Francisco Barrecheguren. Chi ha influito sull'altro?
Conchita ha avuto una salute fragile fin da piccola. Per questo i suoi genitori avevano deciso di farla studiare a casa, un’alternativa poco comune nella città spagnola di Granada agli inizi del XX secolo.
L’ambiente familiare ha aiutato a risvegliare in lei il desiderio di diventare monaca carmelitana, anche se la malattia le ha impedito di realizzare il suo sogno.
Il 13 maggio 1927, a 22 anni, è morta di tubercolosi. Qualche mese prima scriveva:
“E questa vita tanto breve, tanto fugace, me la dà Dio, per guadagnarmi l’eternità. Quanto sarei infelice se la sprecassi! Sarei sciocca se la impiegassi in qualcos’altro che non sia amare Dio!”