Con la pandemia che fa sentire indifesa molta gente, i vescovi di tutto il modo stanno mostrando ai propri fedeli che c’è sempre tempo per volgersi alla preghiera.
Il 1° maggio, i vescovi degli Stati Uniti e del Canada consacreranno i loro Paesi a Maria, Madre della Chiesa. Le Conferenze Episcopali dei due Paesi hanno deciso di coordinare il loro atto di consacrazione per promuovere “un’intercessione più significativa e potente”.
Ogni vescovo di Canada e Stati Uniti consacrerà la propria diocesi a Maria.
L’arcivescovo Jose Gomez, presidente dell’episcopato statunitense, guiderà una breve liturgia con la preghiera di riconsacrazione di venerdì 1° maggio alle 15.00 ora della costa occidentale, e ha invitato i vescovi a unirsi dalle rispettive diocesi e ha chiesto loro di estendere l’invito ai loro fedeli. Sarà disponibile una guida alla liturgia per aiutare i fedeli, che potranno unirsi collegandosi alle piattaforme dei social media delle Conferenze dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti: Facebook, Twitter e Instagram.
Lo stesso giorno, i vescovi italiani consacreranno il Paese a Maria, Madre di Dio, in una liturgia celebrata nella basilica di Santa Maria del Fonte a Caravaggio. Il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ha affermato in una dichiarazione video di aver ricevuto più di 300 lettere da parte di fedeli italiani che gli hanno chiesto di affidare il Paese a Maria.
Il 13 maggio, festa di Nostra Signora di Fatima, il vescovo Broderick Pabillo di Manila consacrerà le Filippine alla Madonna durante una liturgia nella cattedrale di Manila, assistito dai sindaci di cinque città dell’arcidiocesi. “Sarà bellissimo quando tutto il popolo di Dio, guidato dai leader civili e religiosi, si metterà sotto la protezione della Beata Vergine”, ha detto il vescovo Pabillo a CBCP News, l’agenzia di notizie della Conferenza Episcopale Filippina.
Dal 10 al 13 maggio, i fedeli filippini saranno invitati a prendere parte a tre giorni di penitenza e recita del Rosario. Nel mese di maggio, l’arcidiocesi di Manila offrirà anche sessioni di catechesi online per insegnare alle persone il significato delle consacrazioni mariane.
In altri 24 Paesi, i vescovi hanno già affidato le proprie Nazioni alla protezione della Beata Vergine Maria.
Il 25 marzo, i vescovi del Portogallo hanno rinnovato la consacrazione di Portogallo e Spagna al Sacro Cuore di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria. Il cardinale Antonio dos Santos Marto di Leira-Fatima ha presieduto una liturgia nel santuario di Nostra Signora di Fatima, il luogo in cui la Madonna è apparsa a tre pastorelli nel 1917. Nella stessa liturgia, il cardinale ha anche consacrato altri 22 Paesi a Gesù e Maria su richiesta dei vescovi di quei Paesi.
L’America Latina e i Caraibi sono stati consacrati a Nostra Signora di Guadalupe nella Messa della Domenica di Pasqua celebrata dai vescovi del Messico nella basilica di Nostra Signora di Guadalupe. Nel momento in cui il cardinale Carlos Aguiar Retes ha letto l’atto di consacrazione, le campane della cattedrale hanno suonato 12 volte nel continente.
In una dichiarazione che annunciava la consacrazione, il presidente del Consiglio Episcopale Latinoamericano, l’arcivescovo Miguel Cabrejos Vidarte di Trujillo, in Perù, ha detto: “Il momento attuale richiede che come pastori riusciamo a vedere e ad ascoltare le afflizioni della nostra gente e a generare speranza, volgendo il nostro sguardo alla nostra Madre in Cielo. Facendo questo rafforzeremo la nostra fede, nutriremo la nostra speranza e ci potremo impegnare con solidarietà e amore nei confronti di chi sperimenta malattia, dolore, solitudine, paura e povertà”.
Il 29 marzo, i cattolici e gli altri cristiani d’Inghilterra hanno presto parte alla “ridedicazione” del Paese alla Vergine Maria. Anche se era già stata programmata prima della pandemia, la dedicazione ha assunto una maggiore solennità con le crescenti preoccupazioni che coinvolgono tutto il mondo.
Un mondo unito nel dolore
Il Covid-19 è arrivato nel mondo in momenti diversi.
L’Italia è stata il primo Paese europeo ad essere colpito duramente dal virus alla fine di gennaio, vedendo la fine della curva di ascesa verso la fine di marzo, anche se le autorità del Piemonte dicono di credere che nella regione il picco debba ancora essere raggiunto.
La Spagna ha visto un picco dei casi verso il 25 marzo, e ha attraversato una serie di alti e bassi prima di assistere finalmente al calo. Il vicino Portogallo ha avuto meno contagiati – fatto attribuito all’implementazione precoce di misure di chiusura –, e si pensa che abbia raggiunto il picco verso il 14 aprile.
In Nordamerica, gli Stati Uniti hanno registrato più di un milione di casi, e si crede che alcune zone del Paese possano aver raggiunto il picco verso il 13 aprile, mentre in altre si registrano ancora tassi di mortalità sconcertanti.
In Canada le autorità sanitarie hanno affermato il 28 aprile che la curva di diffusione del virus sta rallentando. Il 9 aprile il numero dei casi in Canada raddoppiava ogni tre giorni, il 28 aprile raddoppiava ogni 16.
Se le Filippine il 28 aprile avevano registrato poco meno di 8.000 casi, si crede che il Paese debba ancora raggiungere il picco.
In America Latina, alla fine di aprile sono stati registrati più di 170.000 casi, con Brasile, Perù ed Ecuador i Paesi più colpiti.