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Il Rosario di mercoledì 29 aprile in diretta da Copertino. “Sotto lo sguardo di San Giuseppe”

WEB SAINT JOSEPH COPERTINO PARRISH ©Parrocchia San Giuseppe Copertino WP

©Parrocchia San Giuseppe Copertino

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 29/04/20

La preghiera "Rosario che verrà", promossa dalla CEI, chiederà l'intercessione di Maria, San Giuseppe da Copertino e Santa Caterina da Siena per la fine dell'emergenza sanitaria Covid-19, i tanti malati e chi è in difficoltà economica

Si prega per l’Italia, si prega per chiedere la fine della pandemia di coronavirus, si prega per gli ammalati, per coloro che soffrono, per gli operatori sanitari e per chi riversa in condizioni economiche difficili.

Nuovo appuntamento questa sera per fedeli, famiglie le comunità religiose, a partire dalle ore alle 21, per recitare insieme il “Rosario che verrà”.

La preghiera andrà in onda dal Santuario di Santa Maria della Grottella in Copertino. A guidarla sarà il vescovo dì Nardò-Gallipoli, monsignore Fernando Filograna (Agensir, 28 aprile).

Con lo sguardo del “Santo dei voli”

«Eleveremo la nostra preghiera di intercessione per tutto il Paese e il mondo intero da uno dei luoghi simbolo della nostra fede, tanto caro al Santo dei voli, San Giuseppe da Copertino e alla nostra comunità diocesana, meditando i cinque Misteri Gloriosi – scrive mons. Filograna – Facciamo nostro l’invito del Santo Padre Francesco e di tutti i vescovi italiani, rivolto ad ogni famiglia, ogni fedele, ogni comunità religiosa, e preghiamo perché quest’emergenza sanitaria abbia fine».

«Uniti spiritualmente al volto raggiante e misericordioso del Cristo Risorto – prosegue il vescovo – chiediamo l’intercessione di Maria, salute degli infermi, sotto lo sguardo amorevole di San Giuseppe da Copertino e di Santa Caterina da Siena, patrona d’Italia e d’Europa».

SAINT CATHERINE OF SIENA
Public Domain

Santa Caterina da Siena

Buoni samaritani e precari

Nonostante tutto, ha concluso il vescovo salentino, il tempo del Covid-19 è «un tempo di carità, durante il quale sperimentiamo, paradossalmente ancor di più, la ‘custodia’ da parte dei santi per le nostre famiglie e tutte le famiglie in difficoltà, in modo speciale per gli ammalati e i poveri che vivono nelle periferie della vita la solitudine».

«Ringraziamo Dio – è la chiosa di mons. Filigrana – per tutte le persone che si stanno prendendo cura di loro come ‘buoni samaritani’: operatori e operatrici della salute e delle forze dell’ordine, sacerdoti, operatori dei servizi di prima necessità, operatori della Caritas e del mondo del volontariato. Inoltre la nostra preghiera sia per coloro che oggi più di ieri sperimentano la precarietà economica che amplifica le tante fragilità che già si sperimentano nella nostra società» (www.portalelecce.it, 29 aprile).




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