«Non abbiamo protetto e difeso gli anziani come era necessario e se non ci accorgiamo di cosa dobbiamo correggere, queste settimane saranno passate invano». Il nuovo affondo arriva dal cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, durante l’omelia della messa celebrata il 27 aprile nel Santuario della Vergine del Soccorso a Bologna.
“Non li abbiamo protetto come avremmo dovuto”
«Quanto lutto abbiamo sperimentato in queste settimane – afferma Zuppi – in particolare per tantissimi anziani». L’arcivescovo già nei giorni scorsi era intervenuto con nettezza sui focolai scoppiati all’interno delle case di riposo. «Non li abbiamo protetti e difesi come necessario», aveva sentenziato (Bologna Today, 27 aprile).
Si dorme in parrocchia e non più nella Rsa
Proprio per prevenire i contagi nelle strutture per anziani, la casa d’accoglienza Beata Vergine delle Grazie, nella parrocchia di San Severino a Bologna, ha studiato un metodo diverso dagli altri.
«Proprio perché consapevoli dei rischi e delle proprie responsabilità – si racconta sulle pagine di ‘Bologna 7‘, settimanale di Avvenire – il personale, insieme alla direzione della casa, ha deciso di iniziare una nuova impresa. Un gruppo di operatori ha scelto di rimanere a dormire nella strutture al termine del proprio turno di servizio, per evitare che il pendolarismo casa-lavoro potesse essere fonte di potenziale contagio».
Le nuove “camere da letto”
Alcune aule della parrocchia, sono così diventate camere da letto, collegate internamente alla casa di riposo, per permettere agli operatori di rimanere sul posto.
«Vorremmo raccontare la nostra storia, non perché ci sentiamo migliori di altri – spiegano i responsabili della struttura sulle pagine del giornale – ma per contrastare il brusio mediatico che si sta alzando nei confronti di chi lavora nelle strutture per anziani in seguito ai tanti decessi per Covid-19».