
Tixtla, Messico
Il 21 ottobre 2006, durante un ritiro parrocchiale, un’ostia consacrata che stava per essere distribuita ha effuso una sostanza rossastra. Il vescovo del luogo, Alejo Zavala Castro, ha convocato una commissione teologica d’inchiesta per stabilire se si trattasse di una frode o di un autentico miracolo. Nell’ottobre 2009, ha invitato il dottor Ricardo Castañón Gómez a condurre una ricerca scientifica con un team di scienziati per verificare l’eventuale natura miracolosa dell’accaduto. Il dottor Gómez ha terminato di recente la sua indagine sul miracolo, avvenuto a Buenos Aires.
La ricerca scientifica condotta tra l’ottobre 2009 e l’ottobre 2012 ha portato a questa dichiarazione:
“La sostanza rossastra analizzata corrisponde a sangue in cui ci sono emoglobina e DNA di origine umana. Due studi di eminenti esperti forensi con distinte metodologie hanno mostrato che la sostanza deriva dall’interno, escludendo l’ipotesi che qualcuno possa averla inserita dall’esterno. Il gruppo sanguigno è AB, simile a quello trovato nell’Ostia di Lanciano e nella Sacra Sindone di Torino. Un’analisi al microscopio rivela che la parte superiore del sangue si è coagulata dall’ottobre 2006. Gli strati interni sottostanti rivelavano poi nel febbraio 2010 la presenza di sangue fresco. L’evento non ha una spiegazione naturale”.

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Chirattakonam, India
Il 28 aprile 2001, nella parrocchia di St. Mary di Chirattakonam, il parroco ha notato un’immagine straordinaria che appariva su un’ostia consacrata, e ha scritto esattamente ciò che è accaduto:
“Alle 8.49 ho esposto il Santissimo Sacramento nell’ostensorio per l’adorazione pubblica. Dopo qualche istante ho visto quelli che sembravano tre punti sulla Santa Eucaristia. Mi sono allora fermato a pregare e ho iniziato a guardare l’ostensorio, invitando anche i fedeli ad ammirare i tre punti. Ho poi chiesto loro di rimanere in preghiera, e ho messo l’ostensorio nel tabernacolo… Il sabato mattina, 5 maggio 2001, ho aperto la chiesa per le solite celebrazioni liturgiche. Mi sono vestito per la Messa e sono andato ad aprire il tabernacolo per vedere cosa fosse successo all’Eucaristia nell’ostensorio. Ho immediatamente notato una figura nell’Ostia, simile a un volto umano. Sono rimasto profondamente toccato e ho chiesto ai fedeli di inginocchiarsi e di iniziare a pregare. Ho pensato che magari ero solo io a vedere quel volto, e quindi ho chiesto al servitore dell’altare cosa notava nell’ostensorio. Ha risposto: ‘Vedo la figura di un uomo’”.
Alla fine l’immagine è diventata più chiara, e si trattava di un uomo simile a Cristo coronato di spine. L’immagine miracolosa è stata studiata da Sua Beatitudine Cyril Mar Baselice, arcivescovo della diocesi di Trivandrum, e l’ostensorio con i resti dell’Ostia è tuttora custodito in quella chiesa.