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Quando un padre intinge il suo sguardo in quello di Cristo, non giudica il figlio ma…

FATHER AND SON,

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Don Antonello Iapicca - pubblicato il 22/04/20

... vede in lui il Signore già all'opera per liberarlo dal peccato.

“Dio, infatti, ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio”. “Dare”, cioè “consegnare” Gesù attraverso la Chiesa, nei sacramenti, nella Parola e nella comunione dei fratelli. Nella comunità possiamo sperimentare che Dio non ha mai “giudicato” il mondo. Non è facile, per chi, come noi, giudica a ripetizione. Ma piuttosto che giudicarci, Dio ha consegnato suo Figlio al giudizioche toccava a noi. Per questo solo nella Chiesa è possibile credere e avere la vita eterna che si compie in opere fatte in Dio, quindi sante. Nella Chiesa che è il corpo di Cristo, infatti, possiamo “venire alla luce” anche se le nostre azioni sono corrotte e incarcerate in una tomba, perché in essa si posa lo sguardo di Gesù che ci vede addormentati, mai morti. Nella comunità cristiana possiamo imparare a “preferire” la luce alle tenebre, consegnando le opere malvagie alla misericordia di Dio.




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Possiamo “venire fuori” come Lazzaro dal sepolcro, chiamati da Gesù che è venuto per amarci e non per condannarci. Così, in chi crede tutto viene alla luce, perché tutto risplende dall’interno come nelle icone orientali, di una luce nuova e celeste, quella della vita divina che ha preso possesso di lui. In una famiglia che sta imparando a credere nella Chiesa nulla resta nascosto, vi è limpidezza e libertà nei rapporti, fiducia nell’opera di Dio in ciascuno. Così tutti possono “venire alla luce” per quello che sono, senza dover sempre scappare nella notte, per paura delle proprie opere. Quando un padre intinge il suo sguardo in quello di Cristo, guarda oltre l’apparenza il proprio figlio, non lo giudica, ma vede in lui il Signore già all’opera per liberarlo dal peccato. “Venire alla luce” e operare la “verità” è il primo passo nella conversione: anche se ci sono crisi e scontri, liti e problemi, tutto viene estratto dal buio della menzogna per risplendere alla luce della Verità. Ciò significa che, anche se la carne continua a offrire i suoi parametri per guardare e giudicare l’altro, la luce della fede smaschera uno ad uno i loro limiti, ricollocando ciascuno nella Verità dell’amore.

QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE PUBBLICATO DA DON ANTONELLO IAPICCA SACERDOTE MISSIONARIO IN GIAPPONE

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