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La Vergine Maria va incontro agli Argentini chiusi per la quarantena

ARGENTINA

Obispado Castrense de Argentina

Esteban Pittaro - pubblicato il 21/04/20

Grande creatività per far arrivare il Vangelo: la Vergine arriva per terra e per aria

A Catamarca, dove prima della pandemia si attendevano migliaia di persone per celebrare il 400° anniversario della sua scoperta, la Virgen del Buen Valle è uscita per percorrere le strade. A Buenos Aires, un’immagine molto speciale di Nostra Signora di Luján ha sorvolato la città e la zona metropolitana.

Ecco cos’è accaduto:

La rigida quarantena in Argentina ha promosso la creatività per non perdere il polso della vita cristiana dai vari templi che sono le chiese domestiche: ritiri digitali, Messe e meditazioni a distanza trasmesse dal vivo, organizzazioni comunitarie per comprare cibo per chi risente maggiormente degli effetti della quarantena e anche, non poteva certo mancare nella vita quotidiana del cristiano, la religiosità popolare dei santuari.

A Catamarca

A San Fernando del Valle, la Virgen del Valle brillava da venerdì nel suo nuovo manto giubilare, realizzato per i suoi 400 anni, ricamato dalle Domenicane in rappresentanza di tutti i consacrati
della provincia.

La celebrazione dell’anniversario di incoronazione pontificia non ha potuto essere come quella di tutti gli anni. Nel santuario non c’era che una manciata di autorità, tra cui il governatore provinciale. I fazzoletti si sono levati dalle case, e visto che salutare la Vergine in casa sua era impossibile, Nuestra Señora del Valle è stata posta su un veicolo e ha iniziato un pellegrinaggio per i quartieri della città. La domenica ha girato per le strade della capitale.

“Non dimentichiamo mai quello che abbiamo compreso e imparato in questa dura scuola del dolore: l’isolamento, la solitudine, l’abbandono e la morte, e il grande sacrificio e la dedizione di medici, infermieri, poliziotti, volontari ecc. non siano vani, ma la società e le sue autorità sappiano riaggiustare una scala di valori che ci permetta di costruire un’umanità più giusta, fraterna, inclusiva, autentica, onesta, religiosa e veramente libera”, ha proclamato all’inizio del settenario il vescovo, monsignor Luis Urbanc.

Sorvolando Buenos Aires

A Buenos Aires, molti non si sono neanche resi conto che la Vergine li guardava dal cielo. Per iniziativa del vescovado castrense, l’immagine della Madonna di Luján che è stata nelle isole Malvine all’inizio del conflitto bellico del 1982 ed è stata rimpatriata dopo più di 30 anni di permanenza nella cattedrale castrense britannica ha solcato i cieli accompagnando la quarantena degli abitanti. Insieme a un’immagine della Madonna di Loreto, la patrona dell’Argentina è stata fatta salire su un elicottero dell’Esercito e ha percorso un lungo tragitto nella capitale argentina e nella zona metropolitana.

“È stata un’esperienza molto bella, per i nostri fedeli e per tutto il popolo argentino. La gente ha sentito dall’alto la protezione della nostra Madre di fronte a tante paure, a tante angosce, nella situazione che stiamo vivendo. Ci stiamo preparando ad altro, fiduciosi che il Signore ci proteggerà e che la Vergine si prenderà cura dei suoi figli”, ha affermato il vescovo castrense, monsignor Santiago Olivera.

Come nel XVII secolo

Una vecchia storia dice che il Servo di Dio Manuel Costa de los Ríos, più noto come il “Negro Manuel”, rimproverava la Vergine di Luján, sua protetta, perché al mattino scopriva che aveva i piedi umidi di rugiada, circostanza che lui attribuiva al fatto che fosse uscita per stare vicino ai suoi figli.

In questo anno mariano nazionale speciale, la Vergine Maria ha deciso di fare ciò che faceva nel XVII secolo: andare incontro ai suoi figli. Letteralmente.

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