La Chiesa ci offre quattro preghiere alla Beata Vergine Maria, recitate alla fine di ogni preghiera serale dai cattolici ovunque si trovino; quale delle quattro venga usata dipende dal periodo dell’anno.
Dall’Avvento alla Candelora recitiamo l’Alma Redemptoris Mater, durante il periodo pasquale il Regina Caeli, dalla Pentecoste alla fine del Tempo Ordinario il Salve Regina, mentre in Quaresima l’Ave Regina Caelorum.
Abbiamo quindi appena iniziato con il Regina Caeli, e quest’anno non potrebbe essere più appropriato.
Secondo una leggenda, questa preghiera risale al VI secolo con Papa Gregorio Magno. Una grave forma di peste devastò Roma, costando la vita anche a Papa Pelagio II.
Fu un’epoca difficile per gli abitanti della città, e quando Gregorio I venne eletto per guidare la Chiesa invocò subito la misericordia di Dio.
Papa Gregorio (che in seguito sarebbe diventato noto come Papa San Gregorio Magno) guidò una processione dalla basilica di San Pietro al mausoleo di Adriano chiedendo la fine della peste, e invitando chiunque a pregare Dio perché ponesse fine a quella piaga.
La Legenda Aurea narra come la processione venne guidata da un’antica immagine della Vergine Maria, che si dice ripulì l’aria dalla malattia. Si crede che questa immagine della Vergine sia di fatto quella che Papa Francesco ha usato durante le liturgie della Settimana Santa, la Salus Populi Romani, attribuita a San Luca.
“La peste stava ancora devastando Roma, e Gregorio ordinò che la processione continuasse per compiere il giro della città, con i partecipanti che cantavano in litanie. Un’immagine della Beata Sempre Vergine Maria venne portata in processione…
E guarda caso, la sporcizia velenosa dell’aria cedette di fronte all’immagine come se la rifuggisse e non riuscisse a sopportare la sua presenza. Il passaggio dell’immagine provocò una meravigliosa serenità e purezza nell’aria.
Ci viene anche detto che intorno all’immagine si sentivano anche voci angeliche cantare
Regina coeli laetare, alleluia,
Quia quem meruisti portare, alleluia,
Resurrexit sicut dixit, alleluia!”,
al che Papa Gregorio aggiunse subito Ora pro nobis, Deum rogamus, alleluia!