Comprendere le proprietà della lettura, preghiera, meditazione e contemplazione
di Denis Duarte
La definizione Lectio Divina si può tradurre come Lettura Divina. Alcuni la traducono anche come Lettura Orante della Bibbia. La Lectio Divina è un metodo molto antico usato nella Chiesa cattolica per la lettura e la preghiera con la Parola di Dio.
Un monaco di nome Guido, nel XII secolo, raccontava che un giorno stava lavorando e aveva iniziato a pensare alla vita spirituale dell’uomo. All’improvviso venne ispirato da quattro gradi spirituali di quella che è la scala della Lectio Divina: la lettura, la meditazione, la preghiera e la contemplazione. Una scala che, seppur piccola, porta al Cielo.
Il processo del metodo della Lectio Divina
La letturarisveglia il desiderio di incontrare Dio attraverso la Sua Parola, ed è uno sforzo di comprensione di quanto è scritto nei testi.
La meditazione porta ad approfondire ciò che è stato letto, esaminando ogni dettaglio per compiere un’intima riflessione. In questo stadio si inizia a sentire la presenza divina, e il desiderio dell’incontro con Dio aumenta ancor di più.
La preghiera è la richiesta affinché avvenga questo incontro con il divino. Di per sé, l’uomo non è capace di raggiungere la conoscenza e l’esperienza di Dio. Solo con l’aiuto dello Spirito di Dio potrà essere portato all’incontro che la sua anima desidera tanto.
La contemplazione è l’incontro, e offre il sapore dell’esperienza di Dio, che nella sua bontà è attento alle nostre preghiere e aspetta a malapena che la preghiera termini per affrettarsi ad andare incontro all’anima che Lo desidera ardentemente.
È importante comprendere le funzioni e le proprietà di ogni grado, e anche come i gradi di quella scala si relazionano tra loro, per capire ciò che ogni grado produce nella persona che compie lo studio biblico con questo metodo.