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Il mistero delle due tombe di Cristo

BAZYLIKA GROBU ŚWIĘTEGO

AP/EAST NEWS

Adriana Bello - pubblicato il 13/04/20

Il fatto che ci siano due luoghi influisce sul senso della Resurrezione?

Per alcuni cattolici sarà forse una sorpresa. Ci è sempre stato detto che la tomba di Gesù si trova nella chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme, ma alcuni evanglici e altri gruppi minori di cristiani assicurano che il corpo di Cristo è stato posto in un altro luogo, in quella che oggi è conosciuta come la Tomba del Giardino, situata a nord della Porta di Damasco, scoperta da un generale inglese di nome Charles Gordon nel 1867.

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Aleksandar Todorovic - Shutterstock

La discrepanza deriva dalla descrizione della sepoltura nei Vangeli. Gli apostoli concordano sul fatto che il corpo di Gesù sia stato collocato in una tomba (mai usata) scavata in una roccia e appartenente a Giuseppe di Arimatea (un ebreo che era seguace di Gesù e chiese il suo corpo a Pilato), che si trovava in periferia (va ricordato che all’epoca non erano permesse sepolture all’interno della città, se non dei re) e molto vicino al luogo in cui era stato crocifisso (quello chiamato Gulgolet, parola ebraica che significa “cranio”, da cui deriva la definizione Calvario), dove c’era un orto.

Ed ecco il punto principale del dibattito, perché la chiesa del Santo Sepolcro si trova attualmente entro i confini di Gerusalemme.

La domanda è se lo fosse anche duemila anni fa. Vari studi archeologici recenti concordano sul fatto che all’epoca della Passione di Cristo il luogo in cui sorge la chiesa in cui sorge il Santo Sepulcro si trovasse alla periferia di Gerusalemme.

Perché? In primo luogo perché sono state trovate altre tombe dello stesso periodo, come se si trattasse di un cimitero ebraico, in secondo luogo, perché nessuna cava di pietra si sarebbe trovata all’interno di una città; in terzo luogo perché sono state trovate prove di attività agricola all’interno della chiesa (oltre ad alcuni sedimenti che indicherebbero che prima il terreno era più elevato, il che avrebbe senso perché i Romani crocifiggevano la gente sulla cima di piccole colline perché tutti vedessero). Tutto sembra quindi indicare che la città sia semplicemente cresciuta col passare del tempo.

Ci sono però altri aspetti e scoperte archeologiche di cui chi afferma che Gesù sia stato sepolto nella Tomba del Giardino tiene conto per sostenere la propria posizione: si trova (anche oggi) su un fianco del monte Moria alla periferia di Gerusalemme, ha una grande cisterna per raccogliere acqua piovana (il che indica attività agricola), il suo “disegno” si adatta perfettamente alla descrizione degli apostoli (si vede anche il resto di quello che sembra un palo di acciaio come quello che si usava all’epoca per chiudere le tombe con una roccia) e, cosa più importante, ha accanto una roccia la cui forma a certe ore del giorno per via del gioco di luci e ombre assomiglia a un cranio, coincidendo con il termine ebraico Gulgolet menzionato in precedenza.

Va ricordata un’altra scoperta di rilievo effettuata nella chiesa del Santo Sepolcro nel 2016, quando, per la prima volta dopo secoli, è stato permesso a un’équipe di archeologi di aprire l’Edicola (la tomba).

Un’altra argomentazione di quanti non credono che la tomba di Gesù si trovi nella chiesa del Santo Sepolcro era che il rivestimento di marmo del letto funerario non corrisponde all’epoca di Cristo. Quando però gli archeologi lo hanno rimosso nel 2016 hanno trovato un’altra lastra di marmo rotta, più antica, e resti del tempio pagano alla dea Venere che l’imperatore Adriano aveva fatto costruire sul Golgota e sul Santo Sepolcro.

In conclusione, parlando da un punto di vista archeologico è ancora impossibilte stabilire con assoluta certezza se il corpo di Gesù sia stato deposto in uno di questi due luoghi. Gli studi e i ritrovamenti più recenti indicano però più probabile la chiesa del Santo Sepolcro.

Come ha segnalato l’archeologo di Gerusalemme Dan Bahat, “non saremo del tutto sicuri che la chiesa del Santo Sepolcro sia il luogo della sepoltura, ma non abbiamo un altro sito altrettanto probabile, né c’è un motivo per rifiutarne l’autenticità”.

Anche se il sepolcro è importantissimo dal punto di vista sia storico che spirituale ed emotivo perché è il “simbolo fisico” della resurrezione del Signore (e per questo continuano ad effettuarsi studi e indagini), l’aspetto più rilevante è che Gesù non è in nessuna di queste due tombe, perché è risuscitato ed è salito al cielo. Non è il dove che conta, ma il chi e il perché.

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