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Coronavirus: migliaia di catecumeni resteranno senza Battesimo

WEB3 BAPTISM ADULT DOMINICANS

Liturgia.pl/YouTube

Jaime Septién - pubblicato il 11/04/20

Migliaia di candidati non potranno ricevere i sacramenti dell'iniziazione in questa Veglia Pasquale

Il Sabato Santo conclude il Triduo Pasquale, e nella Veglia di questa notte santa persone adulte che si sono formate per ricevere il Battesimo ed entrare a far parte della Chiesa cattolica ricevono il sacramento in una cerimonia solenne, accompagnati dalla comunità.

Oltre ai catecumeni, nella Veglia Pasquale vengono accolti anche i cosiddetti candidati, cioè le persone che dopo essere state battezzate in un’altra denominazione cristiana hanno chiesto di essere ammesse nella Chiesa cattolica.

Cosa succederà in questa misteriosa Veglia Pasquale, con le chiese chiuse per la pandemia del COVID-19 in tutto il mondo?

Anche se ci può essere una Comunione spirituale, come si è verificato in queste ultime settimane con le trasmissioni della Messa, è molto complesso ricevere un Battesimo spirituale attraverso canali virtuali.

Verso la Pentecoste

Negli Stati Uniti, secondo quanto ha reso noto la rivista Crux, sono decine di migliaia le persone che l’11 aprile avrebbero dovuto essere accolte all’interno della Chiesa cattolica, ma le parrocchie statunitensi stanno riprogrammando la data del loro ingresso e creando forme innovative di accompagnamento a catecumeni e candidati.

Alcune parrocchie, come quella dell’Immacolata Concezione di Dayton (Ohio), hanno previsto che la cerimonia dei sacramenti di iniziazione potrebbe ragionevolmente svolgersi sabato 30 maggio, durante la Veglia di Pentecoste.

Sia l’arcidiocesi di Cincinnati che quella di San Francisco e la diocesi di Bridgeport (Connecticut) stanno seguendo quella che è stato definito “il percorso di Pentecoste”.

“Tutte le nostre iniziazioni avverranno nella Messa della Veglia di Pentecoste”, ha detto a Crux Laura Bertone, direttrice di culto dell’arcidiocesi di San Francisco. “Se dovessimo spostarle dalla Veglia Pasquale, perché non iniziare e portare la gente alla comunione piena in quella giornata splendida in cui lo Spirito Santo, il Paraclito, scende dall’alto anziché in una domenica qualsiasi?”




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Il virus controlla il calendario

In molte altre diocesi degli Stati Uniti non esiste una data stabilita per l’accoglienza di catecumeni e candidati. Alcuni pensano che il 30 maggio il Paese, fino a questa settimana quello con il più alto numero di contagi da coronavirus nel mondo, starà ancora combattendo contro la pandemia e i tempi saranno ancora chiusi, altri credono che la situazione potrebbe migliorare prima.

Dan Boyd, segretario per Laici e Vita Familiare della diocesi di Orlando (Florida), ha detto a Crux che si sta adottando un approccio diverso perché, “visto che non sappiamo cosa ci riserva il futuro”, i parroci potranno amministrare i sacramenti di iniziazione la prima o la seconda domenica disponibili per le liturgie pubbliche.

In questa incertezza, le comunità parrocchiali stanno trovando forme creative per offrire sostegno continuo ai loro candidati e catecumeni delusi.

La maggior parte delle testimonianze raccolte da Crux indica l’importanza dell’accompagnamento virtuale, della vicinanza e della cura di catecumeni e candidati perché per via del virus non pongano fine al loro impegno di appartenere alla Chiesa.

“Stiamo avviando strutture per l’evangelizzazione, che dobbiamo continuare a usare e a sviluppare”, ha affermato Boyd. “Dobbiamo portare avanti gli sforzi per andare fuori, per andare oltre”.

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