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Stupefacente: l’Ultima Cena di Leonardo da Vinci in carne ed ossa

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Sequenza di “The Last Supper: The Living Tableau”.

Jesús Colina - pubblicato il 09/04/20

Il regista-creatore Armondo Linus Acosta ha unito il talento di tre italiani vincitori del premio Oscar per dare forma in un “quadro che vive” il capolavoro leonardesco sin nei suoi minimi dettagli.

Come si è svolta l’Ultima Cena di Gesù? Anzi, come l’ha immaginata e dipinta uno degli artisti più grandi della storia, Leonardo da Vinci? A questa domanda ha risposto con un realismo stupefacente un genio cinematografico, il regista e creatore Armondo Linus Acosta in  “The Last Supper: The Living Tableau”

Per arrivare alla perfezione immaginata, Acosta  ha chiamato tre collaboratori italiani vincitori del premio Oscar: Vittorio Storaro (cinematografia), Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo (scenografia e decorazione scenica).

Il risultato non è un film, anche se è una produzione cinematografica, ma piuttosto un vero e proprio “tableau vivant”, un’opera d’arte tridimensionale, che in nove minuti permette di rivivere il dipinto leonardesco. 

Il Living Tableau condivide l’esperienza “più appassionatamente e divinamente ispirata possibile” dell’Ultima Cena, afferma Acosta in un comunicato inviato questo Giovedì Santo ad Aleteia.org. 

Ogni elemento del “Tableau” è stato realizzato con grande rispetto per l’opera di Leonardo e il dipinto (circa 1495-1497), riflette rigorosamente i parametri rivoluzionari della

Il regista Armondo Linus Acosta

sua prospettiva, grazie alla quale l’arte è stata trasformata per sempre.

Acosta spiega: “Ho filmato The Living Tableau intenzionalmente al rallentatore estremo poiché non considero questo lavoro un film in sé, ma un ‘tableau’”. 

Un pezzo minuziosamente accurato in cui hai l’opportunità di meditare sui dettagli divini di questo straordinario capolavoro spirituale di Leonardo da Vinci.

La scena si apre su un paesaggio senza tempo sopra le prime note profonde dello Stabat Mater di Rossini. Da questo punto di vista, la stanza e il tavolo iconico vengono lentamente rivelati diventando un momento di riflessione in cui i dodici apostoli attendono l’arrivo di Gesù.

Mentre gli uomini sussurrano l’un l’altro e si chiedono perché siano stati lì riuniti, Gesù entra e prende il centro della scena. Dopo aver benedetto sia i discepoli che il pasto, l’annuncio di un tradimento da parte di uno di loro è sentito da tutti.

Per la prima volta, l’opera d’arte è stata trasmessa questo Giovedì Santo da TV 2000, nel programma “Diario di Papa Francesco”, come omaggio al Santo Padre ed invito alla preghiera in questo momento di difficoltà per il mondo intero in tempi di coronavirus.

Tags:
artecinema
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