Serra Riccò, in provincia di Genova si affida ad una processione in solitaria con il santo che si invoca contro le epidemie. Iniziative anche in provincia di Alessandria, e a Noci, nel barese
Originale iniziativa del giovane parroco di alcune comunità sulle alture di Serra Riccò, in provincia di Genova. In occasione della domenica delle Palme, don Andrea Cosma, fa scendere in strada il patrono del paese, San Rocco. Obiettivo, la protezione da ogni pandemia e male.

Processione solitaria a Serra Riccò (Genova)
La statua è transitata nelle varie frazioni, grazie a un mezzo messo a disposizione dai fedeli, ma il sacerdote ha rimarcato: «Necessario restare in casa, seguire dal proprio terrazzo, balcone o finestra, ma senza scendere e creare assembramenti». L’evento è stato seguito da molte persone anche sui social network, su cui è stato trasmesso in diretta streaming (Primo Canale, 5 aprile).
San Rocco non è soltanto patrono di Serra Riccò: è anche protettore dei malati e dei contagiati. E’ il santo più invocato, dal Medioevo in poi come protettore della peste.

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Sulle orme di Roncalli a Balzola (Alessandria)
Domenica 29 Marzo l’intera comunità di Balzola, in provincia di Alessandria, si è consegnata a San Rocco, ricordando e rinnovando il voto di affidamento al Santo Patrono fatto dai balzolesi nel lontano 15 Novembre 1652.
I fedeli, anche attraverso lo streaming on line, ha recitato la “Preghiera a San Rocco”, di Angelo Roncalli, composta per l’Arciconfraternita di San Rocco, nel 1957, quando era Patriarca di Venezia, prima di divenire papa Giovanni XXIII.
“O glorioso San Rocco, che nelle pubbliche e private calamità hai sempre manifestato la tua efficace protezione verso questa nostra terra di Balzola, che ha l’onore di possedere la tua insigne reliquia, e di cui fosti proclamato speciale Patrono nel lontano 15 Novembre 1652 dalle autorità civili e religiose; continua, te ne preghiamo, a rivolgere benigno lo sguardo sopra di noi e le nostre famiglie, e sopra il territorio di Balzola, affinché siamo sempre liberi da ogni flagello; invochiamo in modo particolare la tua protezione e il tuo aiuto in questo periodo di grave difficoltà al quale tutta la nostra comunità è sottoposta”.
“Continua a liberarci dal peccato; sicché, dopo aver atteso fedelmente in questa vita ad amare e servire Iddio, meritiamo, per la tua intercessione, di conseguire e di godere con te il premio celeste per tutta l’eternità. Così sia”.

Dal campanile di Noci (Bari)
Una preghiera collettiva, rivolta al Santo taumaturgo che libera da ogni pestilenza è stata proclamata dal Campanile della Chiesa Madre di Noci (provincia di Bari), il luogo da cui questa metaforica “colomba” di collettiva fede si è innalzata.
Tantissimi i fedeli che hanno seguito la diretta sulla pagina facebook della parrocchia, e recitato assieme, come fossero stretti in un unico abbraccio, la preghiera composta di recente per invocare la liberazione dalla pandemia (noci24.it, 31 marzo).

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