La riflessione di un giovane cristiano di fronte alla prova della pandemia. Dio c’è e ci ama, sempre. Ma rispetta la nostra libertà e persino le leggi di natura.
La piaga che in questi mesi sta affliggendo l’umanità ha causato molti problemi. E, giustamente, noi abbiamo pregato e stiamo continuando a farlo. Ma molti si sono chiesti: “Dov’è Dio? Perché vuole questo?”
Per rispondere alla prima domanda: lui c’è, Dio c’è sempre. E’ solo che non lo vogliamo vedere, tutto qui. Dio ci lascia liberi e lascia libera anche la natura. Quando nel deserto il Diavolo dice a Gesù: “Trasforma le pietre in pane”, e Gesù non lo fa, non è perché non gli andava. Lui avrebbe potuto benissimo tramutare i sassi in succulenti panini, visto che è onnipotente. Ma non lo fa perché non vuole cadere nella tentazione di avere beni materiali ma anche in quella di interferire con la natura.
Invece, per quanto riguarda la seconda domanda: ebbene Dio non lo ha mai voluto, come del resto non ha mai voluto il peccato in generale. Il fatto è che lui, volendo la nostra libertà, ci lascia fare quel che vogliamo, e quindi ci lascia peccare. Tutto quello che lui ha creato, l’uomo ma anche la natura, è libero perfino di fare il male.
Quest’anno non potremo celebrare la Pasqua tutti insieme, però Dio sarà sempre con noi.
Il giorno di Pasqua, chiusi nelle nostre case, cantiamo i canti pasquali perché mentre i sacerdoti celebreranno la Messa non siano i soli a cantare. Il giorno di Pasqua telefoniamo ai nostri amici dicendo: “È risorto! È risorto!” Perché ora più che mai c’è bisogno di Missionari Smart Worker che anche da casa portino il Vangelo a tutti.
Gabriele
QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE PUBBLICATO DAL BLOG UN CAMMINO CHIAMATO FAMIGLIA