Il pontefice alla trasmissione "Io Credo": "Se non crediamo alla resurrezione dei morti, la nostra fede è una stupidaggine"
Si può «parlare con i defunti, con i nostri antenati: ‘Ma, dimmi, tu dove stai? Dove sei?’, perché c’è la prima resurrezione e poi sarà universale per tutti, ma loro già sono davanti a Dio».
Lo afferma Papa Francesco nella settima puntata del programma ‘Io credo’ dal tema ‘la resurrezione della carne’ in onda lunedì 30 marzo su Tv2000 (canale 28 e 157 Sky). E’ il terzo appuntamento su Tv2000 di Papa Francesco che conclude la trilogia sulla preghiera con il Credo, intervistato da don Marco Pozza.

L’esempio della Magnani
«Ci sono ferite e ferite – è il ragionamento del Papa – E c’è anche la decadenza della nostra salute, della nostra bellezza naturale. Io penso alla Magnani quando hanno voluto toglierle le rughe e disse: ‘No, no, lasciatele come stanno che ho speso tanti anni per averne …’. E poca gente è capace: noi cerchiamo sempre di coprire le cose brutte e ci siamo abituati a coprire, ma non crediamo che loro hanno una bellezza e che sono una promessa».

La resurrezione dei morti
«E con la resurrezione è lo stesso. Sì, andiamo, facciamo la sepoltura, preghiamo per i morti, andiamo a pregare lì, la resurrezione …E Paolo ha una parola forte: ‘Se non c’è la resurrezione dei morti, la nostra fede è una stupidaggine’».
«La speranza è l’ancora – conclude il Papa a Tv2000 – la speranza è l’ancora, il simbolo…butta lì e prendi la corda. Se noi abbiamo le mani sulla corda della speranza saremo su una buona strada».

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