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Le parole di Santa Teresina per avere sollievo in questa pandemia

LISIEUX

carmelites.net

Santa Teresina.

Catholic Link - pubblicato il 24/03/20

di Myriam Ponce

In questi giorni di pandemia in cui la paura e l’incertezza sembrano regnare nel mondo, vale la pena di ricordare che questi episodi non sono nuovi. Molti santi ci hanno già lasciato un esempio di profonda fede nelle tribolazioni provocate dalle crisi sanitarie.

Una di loro è Santa Teresina, che ha vissuto circostanze molto simili nel suo convento durante l’epidemia di influenza che si diffuse a metà del 1891. In quel periodo Teresina si ammalava quasi sempre, e tuttavia mostrò una resistenza miracolosa, considerando che perse molte delle persone a lei più care.

Nel monastero era una delle più giovani, e quindi doveva prendersi cura delle ammalate. Tutte, raccontava, vissero quell’epidemia con spirito di fede. Ecco cosa scrisse Santa Teresina nel suo libro Storia di un’Anima:

“Un mese dopo il transito della nostra santa Madre, l’influenza si manifestò nella comunità; ero sola in piedi con due altre consorelle, mai potrò dire tutto quello che ho visto, e che cosa m’è sembrato della vita e di tutto ciò che passa…

Il giorno dei miei diciannove anni fu festeggiato da una morte, seguita ben presto da altre due. In quel periodo ero sola ad occuparmi della sacristia, la mia maggiore d’ufficio era ammalata gravemente, perciò toccava a me preparare i funerali, aprire le grate del coro per la Messa, ecc..

Il buon Dio mi ha dato molte grazie di forza in quel momento, mi domando ora come io abbia potuto fare senza paura tutto quello che ho fatto; la morte regnava dovunque (…). Ma in mezzo a quell’abbandono, io sentivo che il Signore vegliava su noi.


TERESA DE LISIEUX

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Senza sforzo le morenti passavano a vita migliore, subito dopo la morte una espressione di gioia e di pace si diffondeva sui loro volti, si sarebbe detto un sonno dolce; e tale era veramente, perché, dopo che le parvenze di questo mondo saranno dileguate, esse si risveglieranno per godere eternamente le delizie riservate agli eletti.

Per tutto il tempo durante il quale la comunità fu provata in questo modo, potei avere l’ineffabile consolazione della santa Comunione quotidiana. Ah com’era dolce! Gesù mi favorì più a lungo che le sue spose fedeli”.

Fiducia in Dio!

E allora, fratello e sorella, seguendo l’esempio di Santa Teresina, nessuno ci rubi la fede in Cristo. Questo periodo che stiamo vivendo ci sta dando l’opportunità di valorizzare ciò che è davvero prezioso, quello che trascende.

Prendiamo le precauzioni necessarie, e soprattutto prendiamoci cura della nostra anima. Accostiamoci alla Messa con i mezzi che ci vengono offerti, assistiamoci attraverso qualche canale televisivo o Internet, e non dimentichiamo di rimanere in stato di grazia e di ricevere la Comunione, anche quando è spirituale.

Facciamo sì che la carità, la preghiera e l’amore per il prossimo siano lo standard che ci definisce. Ricordate, Dio è con noi. Preghiamo insieme!




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Qui l’articolo originale pubblicato su Catholic Link.

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