Il cantautore intervistato da Padre Enzo Fortunato: "Saggezza e fede hanno fatto nella storia dell'uomo dei miracoli meravigliosi. Gli anziani? Ringraziamoli per quello che hanno saputo darci"
«Stare a casa significa essere maturi e consapevoli della nostra salvezza e di quella degli altri».
Renato Zero è perentorio quando, nel corso dell’intervista con padre Enzo Fortunato, direttore della rivista San Francesco, andata in onda il 18 marzo sui canali social e web del Sacro Convento di Assisi, ha parlato dell’emergenza coronavirus. «Tenere a casa i nostri anziani e preservarli», ha continuato il cantautore romano, «significa non solo consentire loro di vivere altri anni ma ringraziarli per tutto quello che sono stati in grado di fornirci».
Zero si è soffermato molto sul valore e sulla memoria degli anziani, ricordando che «saggezza e fede hanno fatto nella storia dell’uomo dei miracoli meravigliosi» aggiungendo che «la fede è una medicina per tutti e contro ogni forma di malessere» (La Repubblica, 18 marzo).