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Coronavirus. Quali precauzioni deve adottare una donna in gravidanza?

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Silvia Lucchetti - pubblicato il 19/03/20
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Cosa c’è da sapere per affrontare il più serenamente possibile la gravidanza in questo momento di pandemiaQuali sono i rischi per puerpera e nascituro se la madre contrae il coronavirus? In questi ultimi giorni poi si sente parlare alternativamente di Covid-19 e SARS-CoV-2: sono due virus diversi? Partiamo dall’ultima domanda: il SARS-CoV-2 è un nuovo ceppo di coronavirus segnalato per la prima volta nel dicembre 2019 a Wuhan, in Cina, mai prima identificato nell’uomo. La Covid-19 è la malattia respiratoria provocata da questo nuovo virus, dove “CO” sta per corona, “VI” sta per virus, “D” sta per disease (malattia) e “19” è l’anno in cui l’epidemia ha iniziato a manifestarsi. Per cui una persona può essersi infettata con il SARS-CoV-2, ed essere infettante, ma non è detto che presenti la Covid-19. (sacro cuore.it)

La moglie incinta di Mattia, “il paziente n. 1”

All’inizio dell’emergenza in Lombardia, il 21 febbraio scorso (ma sembra trascorso un anno!), i media ci informarono che la moglie di Mattia, il podista di Codogno considerato “il paziente n. 1”, incinta all’ottavo mese, era anche lei positiva. Valentina fu immediatamente ricoverata all’ospedale Sacco di Milano, da dove è stata dimessa alcuni giorni fa in buone condizioni ed ancora gravida per fare ritorno a casa.

Oltre a registrare la bella notizia, molti di noi si sono chiesti: come mai non l’hanno fatta partorire subito con i taglio cesareo? Ce lo spiega indirettamente, oltre a fornirci molte altre informazioni importanti, Enrico Ferrazzi, professore ordinario di ginecologia ed ostetricia alla Statale di Milano e direttore della clinica ostetrica del padiglione Mangiagalli del Policlinico milanese:

( …) il coronavirus non viene trasmesso né alla placenta, né al feto né al latte per il neonato. Questo però non vuol dire che le puerpere non debbano prestare attenzione. (lastampa.it)


CESAREO NEWBORN
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Si consiglia il parto naturale

Se la gravida è costretta ad uscire di casa, è raccomandabile usi la mascherina e lavi frequentemente le mani, tanto più se vive in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. La mascherina deve essere usata per la frazione di tempo in cui è necessaria e poi buttata, non conservata, magari in tasca, e poi riusata. Le goccioline contenenti eventualmente il virus rimarrebbero sulla mascherina diventando un pericoloso serbatoio di infezione. Bisogna quindi indossarla, usarla, toglierla toccando solo gli elastici, gettarla e poi lavarsi le mani, con il gel o con acqua calda e sapone per almeno 2 minuti. Il lavaggio delle mani deve essere fatto spesso durante la giornata perché questo virus sopravvive molto di più sulle superfici rispetto a quello della comune influenza, fino a 72 ore (e forse oltre).

Si consiglia infatti il parto naturale piuttosto che il parto cesareo che risulta più a rischio di trasmissione. (policinico.mi.it)

Covid-19: il parto in ospedale

E andare a partorire in ospedale non rappresenta un rischio di contrarre l’infezione:

Ogni ospedale ha inoltre organizzato, ormai da settimane, dei percorsi sicuri separati per le donne con sospetto di Covid-19 e per le donne che presentano effettivamente una positività al coronavirus. Ci sono quindi camere e sale parto separate, sistemi di protezione studiati ad hoc per il personale che assiste, per le mamme e per l’accompagnatore, in modo da far sì che non ci sia una commistione con i flussi normali delle donne sane che vengono a partorire. (Ibidem)

Si può allattare anche se positive

Come i pediatri hanno ripetutamente confermato, le mamme possono tranquillamente allattare anche se positive: devono però usare la mascherina e tenere una stretta igiene delle mani per proteggere il neonato dal rischio della trasmissione dell’infezione. Qualora madre e bambino debbano essere temporaneamente separati, la spremitura manuale o meccanica del seno dovrà essere effettuata rispettando le stesse indicazioni igieniche. (sacro cuore.it)


PREGNANT ASIAN FEMALE
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Meno possibilità per le donne in gravidanza di manifestare insufficienza respiratoria

Anche il pericolo di manifestare sintomi gravi di insufficienza respiratoria per le donne in attesa contagiate è molto basso, ed inferiore rispetto alla popolazione generale, anche se non inesistente specialmente per quelle che presentassero diabete gestazionale, ipertensione o obesità. (policinico.mi.it)

Viste queste rassicurazioni, le donne che hanno iniziato il cammino per far nascere una nuova vita non devono spaventarsi, ma anzi essere più che mai profondamente orgogliose: è grazie a loro e ai bimbi che nasceranno che riceveremo buona parte di quella energia e determinazione che saranno necessarie per ripartire dopo questa terribile tempesta.