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Esiste davvero una Santa Corona, e le sue reliquie sono in Italia!

ŚWIĘTA KORONA

Wikipedia | Domena publiczna

Larry Peterson - pubblicato il 18/03/20

Corona aveva appena 16 anni e diede la vita per confortare un altro cristiano

Vicino alla zona più provata dalla pandemia del coronavirus c’è Anzù (Belluno), dove le reliquie di San Vittore e Santa Corona sono custodite dal IX secolo. Ironicamente, considerando il nome, Santa Corona è considerata uno dei patroni contro le pandemie.

Anche il coronavirus che flagella tutto il mondo prende il nome dal termine “corona”. Spiega The Economist:

“Poco nota ai medici, figuriamoci al pubblico, fino allo scoppio della SARS (sindrome respiratoria acuta grave) iniziata a Guangdong nel 2002, la famiglia del coronavirus è stata riconosciuta per la prima volta dalla scienza negli anni Sessanta del Novecento. I suoi membri hanno ottenuto questo nome perché, sotto i primi microscopi elettronici dell’epoca, la loro forma assomigliava a quella della corona di un re (in realtà, come mostrano i metodi moderni, è più simile a una mina navale vecchio stile). Attualmente ci sono più di 40 membri riconosciuti di questa famiglia, che infettano una vasta gamma di mammiferi e uccelli, inclusi merli, pipistrelli e gatti. I virologi veterinari li conoscono bene per le malattie che provocano nei maiali, nel bestiame e nel pollame”.

Si sa poco di Santa Corona, ma lei e l’uomo per cui pregava, San Vittore, sono inseriti nel martirologio romano e nell’agiografia della Chiesa. C’è ambiguità circa date e luogo del martirio di San Vittore e Santa Corona. La maggior parte delle fonti sostiene che siano stati martirizzati in Siria, all’epoca sotto il dominio romano. Alcuni parlano di Damasco, altri di Antiochia. La maggioranza ritiene che siano stati messi a morte nel 170 d.C., e la maggior parte degli storici concorda sul fatto che siano morti durante il regno di Marco Aurelio e siano stati condannati per ordine di un giudice romano di nome Sebastiano.

La leggenda racconta la storia di un soldato romano di nome Vittore. I Romani scoprirono che era cristiano e lo portarono davanti a un giudice di nome Sebastiano, che disprezzava i cristiani e decise di rendere esemplare il caso di Vittore, che venne legato a un pilastro e frustato fin quando la carne non gli penzolava dal corpo, e allora Sebastiano gli fece cavare gli occhi. Nonostante tutto, Vittore non rinnegò mai Cristo.

Vicino c’era una ragazza di 16 anni di nome Corona. Era la moglie di uno dei soldati, anche lei cristiana (il marito di Corona non sapeva che sua moglie fosse cristiana). Mentre Vittore veniva martirizzato, Corona decise che doveva aiutare quell’uomo che stava morendo lentamente. Decise di annunciare il proprio cristianesimo a tutti i presenti e accorse sul luogo in cui stavano seviziando Vittore. Si inginocchiò e iniziò a pregare per lui, facendogli sapere che era lì per lui. Non ci volle molto perché i soldati lo portassero davanti a Sebastiano.

Quest’ultimo era furioso per il fatto che quella giovane donna avesse mancato di rispetto all’autorità. La fece subito mettere in prigione e torturare, poi ordinò che venisse legata alla cima di due alberi di palma che erano state piegati fino a terra. A un suo segnale, le corde che tenevano gli alberi vennero tagliate. Gli alberi ritornarono alla loro posizione eretta, e la forza fu tale che il corpo di Corona venne lacerato. Sebastiano ordinò poi che Vittore venisse decapitato.

I resti nella basilica sono lì dal IX secolo.

Nel 1943 e poi ancora nel 1981 sono stati esaminati, e si è verificato che le ossa appartengono a un uomo e a una donna. Nell’esame del 1981 è stato scoperto del polline di cedro, all’epoca una tipica pianta del bacino del Mediterraneo. Gli archeologi confermano che quel polline era presente in Siria e a Cipro.

San Vittore e Santa Corona sono santi pre-congregazionali, ovvero riconosciuti santi prima che i processi di canonizzazione della Chiesa venissero standardizzati (il primo santo canonizzato da un Papa è stato Ulrico, vescovo di Augusta, morto nel 973 e canonizzato da Papa Giovanni XV nel Concilio del Laterano del 993. La canonizzazione è diventata la legge generale della Chiesa sotto Papa Gregorio IX (1227-41)).

Il giorno della festa di Santa Corona e San Vittore è il 14 maggio. Chiediamo a entrambi di pregare per noi in questo momento in cui una pandemia minaccia il mondo.

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