Aleteia logoAleteia logoAleteia
sabato 20 Aprile |
Aleteia logo
For Her
separateurCreated with Sketch.

Quaresima e quarantena: c’è tanto per cui continuare a dire grazie!

shutterstock_388002811.jpg

tomertu|Shutterstock

Stile di vita di una folle donna cattolica - pubblicato il 13/03/20

Stare a casa, dedicarsi ai figli, cambiare i piani: in ogni piega di questa strana e surreale quotidianità in cui non ci aspettavamo di essere catapultati possiamo trovare un motivo al giorno per dirGli "grazie!" e lasciarci travolgere dalla grazia! Ora più che mai!

Quanto ho desiderato l’arrivo della Quaresima, avevo estremamente bisogno di vivere queste tempo forte, viverlo pienamente.
Pian piano che si avvicinava, ero sempre più carica, poi qualcosa si è intromesso, qualcosa è spuntato dal nulla e ha iniziato ad insinuarsi nella nostra quotidianità e l’ha scombussolata…
Scombussolata e allo stesso tempo riempita di Grazia e di grazie, perché per quanto sia pesante tutto questo, è una quaresima (dal 22 febbraio al 3 aprile sono quaranta giorni) particolare che difficilmente scorderemo.
Se tutto questo fosse accaduto in un altro periodo dell’anno probabilmente non avremmo vissuto cosi intensamente la preghiera, questo calvario, non avremmo compreso veramente cosa possa significare essere privati di Lui e il fatto che sia successo proprio quando Lui si sta però donare per noi lo trovo una Grazia immensa..
Capiamoci, il virus non è arrivato come grazia, non intendo affatto quello, semplicemente cerco di trarre il bene laddove è difficile vederlo.

Qui i bambini sono a casa da scuola e dall’asilo dal 22 febbraio (comprese le vacanze di carnevale, Gabri dal 17 perchè era stato malato), 3 settimane… 3 settimane che in realtà sembrano almeno un paio di mesi.
Certe volte vorrei eclissarmi, mettermi i tappi nelle orecchie, sparire per un po, però nonostante le urla, i litigi e tutto ciò che avviene tra fratelli, è una grazia il fatto che sono comunque sereni e riusciamo a mantenere un clima tutto sommato vivibile (si, ogni tanto sbarello ma poi torno in carreggiata).
Averli a casa da un giorno all’altro senza preavviso ti scombussola, provi un senso di gioia ma anche di stordimento perché devi modificare un sacco di programmi e non eri pronta per farlo.


FREEDOM

Leggi anche:
E se il coronavirus ci facesse tornare a guardare al cielo?

Quando iniziavano a vociferare della chiusura delle scuole però ci hanno tolto prima di tutto la messa… quella domenica non ero andata perchè ero a casa con la febbre, mio marito doveva andare a quella delle 18.00 ma nel pomeriggio è arrivato il comunicato che erano state sospese. (in quei giorni scrissi questo articolo).
Anche questa è una grazia, avete visto quante messe e quanti rosari online ci sono? Tantissimi!
Ok, non è la stessa cosa mancando l’eucarestia ma una comunione di preghiera cosi intensa è una grazia assoluta!

I bambini per loro fortuna l’hanno presa più come una vacanza nonostante i compiti ma quando abbiamo detto loro che staranno a casa ancora per un po hanno iniziato a chiedere quando potranno rivedere i compagni, quando potranno tornare a calcio o equitazione o a scout oltre a fare domande riguardo il virus.
Domande che hanno diritto ad una risposta anche se non facile.
Per fortuna tra giochi a casa, giri in bicicletta o qualche tiro al pallone dove ci sono i box gli permette di sfogarsi.. magari nel week end una passeggiata la faremo.
Tenere rinchiusi in casa tre bambini non è facile, sfido chiunque a dire che lo sia…e se per voi è facile spiegatemi cosa fate cosi che possa lodarvi all’infinito.
Restare in casa tutti e cinque è bello, si, lo è all’inizio poi la tensione si sente, soprattutto se la casa è piccola e tra di loro iniziano battibecchi.
Anche questa è una grazia, perché ci siamo lamentati per settimane che ci vedevamo poco a causa dei miei mille impegni e di quelli di mio marito, ora invece siamo insieme h ventiquattro da tre settimane.
Bello e pesante, alcune volte lo mangerei, ma lamentarsi sarebbe una follia, è un modo per lavorare sulla nostra pazienza e misura di sopportazione.

Ammettiamolo, è oggettivamente difficile riuscire a restare sempre sempre a casa per settimane... uscire solo lo stretto necessario (spesa) e non poter fare riposare il cervello dal vociare che c’è in casa dalla mattina alle 8 alla sera alle 23 e io ho estremamente bisogno di avere i miei momenti di silenzio.. momenti per ricaricarmi per non essere insofferente e indisposta verso gli altri.. momenti che non riesco ad avere (ecco perchè non scrivo da più di 2 settimane).
Ho iniziato il sacro manto l’1 marzo convinta che mi sarei ritagliata la mia mezz’ora di calma e silenzio per poter pregare, magari anche andando in chiesa (1 volta però ci sono riuscita), beh, povera illusa, hai tre figli a casa e speri di riuscire a pregare tranquilla ahaha e con cal..ahahah calma!
Alla fine prego dopo pranzo a rate perché tra una preghiera e l’altra devo rispondere a domande, sedare discussioni, dirigere i compiti che non hanno terminato al mattino, con Giorgia che dice ai fratelli “lasciatela stare che sta pregando”, tre secondi dopo è lei a farmi domande e a chiacchierare per conto suo…
Sono sicura che San Giuseppe apprezzerà lo stesso il mio sforzo anche se perennemente interrotto.
Anche questa è una grazia, ho smesso di rimandare il momento di preghiere lunghe perché non trovavo quello adatto, ora so che posso farlo nonostante le interruzioni, l’importante è farlo.

Stare a casa è giusto, è doveroso per rispetto verso gli altri ma, personalmente mi rendo conto di non avere paura, almeno per me…mi fido e mi affido e mai come in questo periodo mi sta venendo veramente facile, complice anche il fatto che spesso sembra tutto cosi surreale.
Beh si, un po di ansia c’è per mio padre che essendo cardiopatico e avendo una compagna che lavora all’ospedale di Bergamo in pronto soccorso, potrebbe prenderlo per cui se sento il telefono che suona un po di strizza arriva.
Anche questa è una grazia perché sto cercando di fidarmi cosa che per me è tanto difficile.


POPE ANGELUS COVID-19

Leggi anche:
Cosa devono fare i cattolici al tempo del Coronavirus?

Non so quando tutto finirà, non so nemmeno se condivido a pieno quello slogan che dice “tutto andrà bene” perché non posso assicurare ai miei figli che andrà veramente tutto bene.
So solo che da tutto questo ne usciremo sicuramente cambiati, spero in meglio anche se ho paura che una volta finito tutto le persone si dimenticheranno della bellezza dell’aiuto reciproco, del rispetto verso gli altri e dell’enorme solidarietà che ci circonda..
Posso solo dire ai miei figli che “tutto potrà andare bene” se collaboriamo, se seguiamo ciò che ci viene detto, posso dire loro con certezza che.

noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio (Rm 8, 28)

tutto concorre al bene per cui da ogni cosa negativa dobbiamo trarre qualcosa di buono e positivo da aggiungere in saccoccia nel nostro bagaglio di vita per essere persone migliori.
Anche questa è una grazia perché non sempre riesco ad essere positiva nella vita quotidiana ma ora come ora, se ti fidi di Lui, tutto potrà andare bene…. probabilmente in un periodo normale con un singolo episodio negativo, questo non lo avrei pensato.
Quaranta giorni di Grazia e grazie tra quaresima e quarantena, questa è una grazia per cui, grazie!
Buona quarantena e buona quaresima sempre uniti in preghiera, quell’unione che stiamo riscoprendo e che spero manterremo anche dopo.

QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE PUBBLICATO DAL BLOG STILE DI VITA DI UNA FOLLE DONNA CATTOLICA

Tags:
coronavirus
Top 10
See More