Le settimane a casa forzatamente vi appaiono come un incubo? Stufi di giocare a Risiko e Monopoly? Qualche consiglio per voi…Da qui al 3 Aprile – sperando che questa sorta di quarantena finisca attorno a quei giorni lì – i giorni da passare forzatamente in casa sono molti, specie con bambini più o meno piccoli, non poter vedere amici e compagni di scuola può essere pesante, ma anche per i genitori o gli adulti in generale, non poter uscire la sera, per limitare al massimo il contagio, può essere frustrante. Un bel modo, creativo e divertente, per passare il tempo in casa, e una occasione per rinsaldare i legami familiari con una attività di gruppo, possono essere i giochi da tavolo. Ce ne sono ormai a migliaia, per questo può essere molto difficile orientarsi e fare la scelta giusta. Speriamo (con questa breve guida) di esservi di aiuto nella scelta!
Nella selezione che vi offriamo abbiamo cercato di tenere presente più aspetti e più combinazioni di numero di membri della famiglia ed età, inoltre i titoli selezionati hanno una discreta longevità, e un prezzo mediamente contenuto.
1 – Carcassonne
Carcassonne è un gioco di posizionamento di tessere e di controllo del territorio. Si gioca da 2 a 5 giocatori per adulti e bambini dagli 8 anni in su. Il gioco è piuttosto semplice e proprio per questo è adattissimo per essere messo sul tavolo da pranzo e giocato in famiglia. Ogni giocatore a turno posiziona una tesserina quadrata pescata casualmente sul piano e messa accanto o ad incastro con le altre tessere presenti, ovviamente i bordi devono aderire in maniera corretta per formare un paesaggio di castelli, strade, monasteri e verdi prati. Oltre a posizionare una tessera sarà possibile appoggiare uno dei segnalini lavoratore per reclamare il controllo di quella porzione di campi, oppure della città o della strada eccetera. Questi segnalini permettono di guadagnare punti, ad esempio una strada genera un punto per ogni tassello di cui è composta purché inizi e finisca in un incrocio o in una città, una tessera monastero vale tanti punti quanto i tasselli che lo circondano toccandolo e via discorrendo. Il gioco è di facile comprensione e non dura più quaranta minuti, mezz’ora se avete già praticità con le regole. Il prezzo è di circa 25 euro per la scatola col gioco base.
2 – When I Dream
Apparentemente un parente di Dixit (vedi sotto) in realtà è un gioco molto diverso con il pregio di essere giocabile dagli 8 anni in su e da 4 e fino a 10 persone (ricordatevelo alla prossima festicciola con gli amichetti dei vostri figli) rendendolo quindi adattissimo anche in tempi di vacanze e non solo di emergenza. Il gioco si spiega in circa 5 minuti e la partita non dura più di una mezz’ora, di più se si gioca in 10. Nel gioco a turno, uno dei giocatori impersona il “sognatore” e viene bendato con l’apposita mascherina (si quelle per andare a dormire…), mentre gli altri partecipanti pescano casualmente una carta spiritello a testa (ne rimane sempre una in più, che non viene mostrata per il resto del turno).
Dopodiché girano la clessidra, scoprono la prima carta dal mazzo dei sogni e il round ha inizio, con gli spiriti che – uno alla volta in senso orario- pronunciano una parola che funge da indizio per il sognatore, il quale deve indovinare la carta al centro del tavolo in quel momento.
Attenzione, però, perché ogni spirito persegue uno scopo diverso:
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le fate vogliono far indovinare la carta al sognatore;
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i babau vogliono invece che questa non venga indovinata;
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i sandmen vogliono infine conservare l’equilibrio, facendo in modo che il numero di carte indovinate e sbagliate in ogni turno sia uguale (o quasi).
Quando ritiene di conoscere la risposta, il sognatore dichiara il nome della carta e immediatamente (ricordate che il tempo scorre…) questa viene posizionata su uno dei due lati della plancia di gioco (da una parte le risposte corrette e dall’altra quelle errate), senza dire mai nulla al riguardo.
Appena la clessidra esaurisce la sabbia al suo interno, gli spiriti lo dicono al sognatore, che può decidere di “buttarsi” in un’ultima risposta, dopodiché -senza sbendarsi- passa alla fase successiva (Balena Ludens).
Alla fine, sempre “alla cieca” deve raccontare una brevissima storia che coinvolga quante più carte possibile, e quindi ricordarle tutte o quasi! Questa breve storia è il sogno, generato dalle immagini che gli altri giocatori hanno provato a far indovinare (o no) al sognatore. Il sognatore prende punti in base alle carte indovinate e alla storiella, gli altri in base alle regole a loro relative. Come potete intuire è molto stimolante da giocare e solletica l’inventiva e la fantasia. Il gioco costa circa 30 euro.
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3 – Vudù
Vudù è davvero un titolo adattissimo per le serate in famiglia ma anche tra amici se non si ha la pretesa di prendersi sul serio. Il gioco consiste nel lanciarsi addosso delle maledizioni il cui contenuto è oggettivamente esilarante: dal dover parlare per il resto della partita con la “s” sibillina o sostituendo la “v” con la “r” fino a dover restare con le mani intrecciate e il capo a contatto col tavolino. Chi rompe la penitenza fa fare punti all’avversario, ma è quasi impossibile non cadere nella trappola dopo aver subito 4 o 5 maledizioni ed essere finiti in posizioni impossibili da mantenere. Il gioco è per 3-6 giocatori dagli 8 anni in su, ma anche coi bambini più piccoli (se si è flessibili con le regole) è possibile coinvolgerli. Le partite durano circa 30 minuti e il costo del gioco base è di circa 15 euro.
4 – Rush & Bash
Questo invece è un gioco di macchinine. Sei plancette double face che possono essere composte tra di loro in diversi modi formano un circuito in cui delle macchinine colorate, ognuna con i suoi poteri speciali, fanno a gara per tagliare per primi il traguardo. Uno, due o tre giri? Lo deciderete voi, rendendo il gioco più o meno lungo. Ad ogni giocatore vengono date delle carte, ciascuna con un certo numero di punti movimenti per avanzare sulla pista e con la possibilità di muoversi, evitando ostacoli di tutti i tipi, dalle pietre sul percorso, ai sentieri di lava accanto ad un vulcano, alla giungla dentro la quale ci si perde o su ponte dove si è costretti a procedere in fila indiana o cadere nel lago sottostante. C’è anche la possibilità di spararsi addosso dei razzi per mandare fuori pista (e fuori gioco) gli avversari, ma solo temporaneamente, garantendo così che nessuno venga escluso dal gioco e rendendo possibili rimonte spettacolari. I colori e il formato delle carte, le regole intuitive e la rigiocabilità delle piste rendono questo titolo molto divertente anche per gli adulti. Da 2 a 6 giocatori e dai 7 anni in su per un costo della scatola base di circa 28 euro.
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5 – Dixit
Dixit è semplicemente uno dei migliori giochi degli ultimi anni. Adatto, con un po’ di attenzione anche ai bambini di 6 anni si gioca in un minimo di 3 ad un massimo di 6 giocatori.
Questo bellissimo gioco, anche per le illustrazioni oniriche e paradossali, nasce (come idea) nel 2002 da una intuizione di uno psichiatra infantile a Poitiers, Jean-Louis Roubira, specializzato nella relazione madre-bambino. Roubira ha l’abitudine di ritagliare immagini da riviste per bambini, in buona parte riconducibili alle fiabe di Charles Perrault; immagini che è solito riutilizzare durante le sue sedute di psicoterapia. Verrà realizzato dopo qualche problema e scetticismo, nel 2008 e nel 2010 vincerà il premio più ambito nell’ambito del gioco da tavolo: lo Spiel des Jahares, come gioco dell’anno. E’ la consacrazione.
Dixit ci mette di fronte a un paradosso incredibile:
descrivere una scena senza farla comprendere a tutti; se tutti dovessero indovinare non otterrei alla fine alcun punto, come non prenderei punti se nessuno riuscisse. Ed è proprio l’assegnazione dei punti l’elemento portante di Dixit.
A turno ogni giocatore, chiamato narratore, descrive con una parola o una frase, un suono o un verso una delle carte che ha in mano, prima di metterla coperta sul tavolo. Tutti gli altri giocatori metteranno a loro volta coperte sul tavolo una delle loro carte, quella che ritengono possa rappresentare la scena descritta dal narratore. Le carte si mischiano, dopodiché vengono girate e la gara inizia: ogni giocatore, a eccezione del narratore di turno (che sa, naturalmente, qual è la sua carta), dovrà indovinare la carta che è stata narrata. Chi fosse tratto in inganno dalle carte degli altri giocatori regalerà punti ai loro proprietari (Fatto Quotidiano).
Un gioco bellissimo, che stimola fantasia, pensiero laterale e fa scoprire la sintonia tra le persone. Un gioco davvero per grandi e piccini. La scatola base costa circa 27 euro.
6 – Ticket To Ride “Primo viaggio”
Ticket To Ride Primo Viaggio è la versione per bambini dell’omonimo gioco, Ticket To Ride (un classico!), un titolo che ha inaugurato una fortunata serie di giochi in cui lo scopo è costruire una linea ferroviaria continua che colleghi città obbiettivo. Semplice nelle meccaniche, per nulla scontato nella strategia. Questa versione “young” non è da meno. In questo caso lo scopo del gioco è quello di essere il primo giocatore a completare 6 biglietti (gli obbiettivi). Durante ogni turno il giocatore potrà fare una delle seguenti mosse:
- prendere possesso di una tratta,
- pescare due carte,
- scartare i suoi due biglietti e pescare di nuovi.
7 – Pandemia
E ora un gioco più per i genitori e figli più grandi. In tempi come questi un gioco sulle pandemie è quasi d’obbligo, non credete? Pandemia è un gioco cooperativo, questo vuol dire che i giocatori non sono l’uno contro l’altro, ma giocano insieme contro il tabellone e vincono o perdono insieme. Questo gioco innovativo è molto apprezzato e ha diverse versioni con ambientazioni diverse, ma il cuore del gioco è sempre lo stesso. La sua prima versione, che vi suggeriamo è avvincente e molto sfidante: perdere sarà molto facile, ma vincere vi darà molte soddisfazioni.
Il mondo intero è in stato di massima allerta: quattro malattie mortali hanno iniziato a diffondersi in maniera pericolosamente rapida, minacciando la vita sulla Terra.
Voi siete un team di esperti del settore ed il vostro obiettivo è trovare una cura per ognuno dei 4 virus, salvando così la razza umana
I giocatori si spostano da una città all’altra per contenere l’epidemia, trovare la cura, scambiarsi informazioni sui virus. I diversi mazzi di carte fanno procedere il gioco, facendo nascere o esplodere epidemie in giro per il mondo, rendendo sempre più difficile contenere le malattie. E’ un gioco molto accurato in questo senso e fa capire come un mondo interconnesso – se non si fa attenzione – è anche un mondo che come vediamo in questi giorni può soffrire contemporaneamente per lo stesso male. Il gioco è per 2-4 giocatori dai 14 anni in su e un prezzo di 32 euro. Qui una spiegazione accurata.