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Conta quello che i ministri della liturgia indossano a Messa?

MASS OF THE AMERICAS,WASHINGTON DC

Jeffrey Bruno

As part of the Solemn Pontifical High Mass the Bishop is vested, mirroring the preparation of the pascal sacrifice of the lamb in which they would carefully care for and prepare the lamb right up to the point of it's sacrifice.

Catholic Link - pubblicato il 06/03/20

di Will Wright

Se la domenica siete coinvolti in un ministero liturgico di qualsiasi tipo, grazie per il vostro servizio a Cristo e alla sua Chiesa! I vostri sforzi sono molto apprezzati. Ci sono molti modi per coinvolgersi come laici nel servizio della Chiesa.

La domenica è il grande giorno. Ogni domenica è una piccola Pasqua. Ogni domenica è una solennità. Ogni domenica è il momento in cui i cattolici praticanti, quando non sono costretti a casa o impegnati a rispondere ad emergenze o a richieste mediche, sono presenti in parrocchia. È il giorno in cui l’assemblea eucaristica si riunisce per adorare Cristo re per la gloria del Padre nello Spirito.

Potreste essere coinvolti nell’accoglienza, salutando le persone quando entrano in chiesa ed essendo il volto sorridente che passa i bollettini parrocchiali o gli ausili all’adorazione. Potreste stare alla porta, prendendovi cura dei membri bisognosi della congregazione e mantenendo l’ordine. Potreste leggere e proclamare la Parola di Dio durante la liturgia. Potreste essere nel coro o servire come cantore. Ci sono molti modi per servire Dio in modo regolare. O magari il sacerdote vi ha chiesto di aiutare nella distribuzione della Santa Comunione in una grande parrocchia.

Chi è coinvolto nel ministero liturgico la domenica dà un contributo importante alla vita parrocchiale e le dà la sua impronta. Se chi apre la porta è amichevole e accogliente, allora la parrocchia è accogliente e amichevole. Se le persone incaricate sono cortesi e attente, la gente si sente curata. Se i lettori si sono preparati e proclamano bene la Parola di Dio, allora l’importanza di quest’ultima si manifesta meglio.

Chi è coinvolto nel ministero liturgico dà il tono innanzitutto con quello che indossa. Ci sono molti motivi per cui tutti i laici devono vestirsi in modo appropriato per il Santo Sacrificio della Messa, qualche ragione in più per cui deve farci attenzione chi è coinvolto nel ministero. Quello che indossiamo conta.

Essere visti o non essere visti

In molte parrocchie, i servitori dell’altare indossano una tonaca, una cotta o un camice, non per distinguersi spiccando, quanto per coprire l’individualità e permettere di minimizzare le distrazioni. Un buon servitore dell’altare ha movimenti rispettosi e discreti che si notano a malapena. Un buon maestro di cerimonie può muoversi nel santuario senza essere visto.

Al di fuori della liturgia, i ministri dell’ospitalità e gli uscieri devono essere visibili, per essere un rapido punto di riferimento per chi ha bisogno di assistenza o informazioni. Quello che indossano, però, comunica subito qualcosa ai parrocchiani e soprattutto ai visitatori. Questa parrocchia prende sul serio la Messa? Mi prende sul serio? La domenica è qualcosa di importante o solo un altro giorno della settimana?

La gente che si veste in modo casual tende ad agire di conseguenza. Ad esempio, se una persona alla porta indossa giacca e cravatta in inverno e una camicia a maniche corte con cravatta d’estate indica che si tratta di un’occasione importante, se indossa calzoncini e una maglietta con le palme e infradito dà un’impressione molto diversa.

Ambasciatori del cattolicesimo

È certo che non c’è nulla di più importante della Santa Messa. Se l’assistenza alla Messa sta declinando e la convinzione nella Presenza Reale di Cristo nell’Eucaristia è ai minimi storici, è importante essere ambasciatori del cattolicesimo fedele.

Se la Messa è davvero il Cielo che incontra la Terra, se è il banchetto nuziale eterno dell’Agnello, se è il Santo Sacrificio del Calvario e se è l’azione di Gesù Cristo che offre eternamente se stesso al Padre nello Spirito, allora abbiamo bisogno di comunicarlo nel nostro atteggiamento, nel linguaggio, nella gentilezza, nella passione, nell’amore, nella gratitudine e nella generosità.

Quando la gente ci guarda durante la Messa, vede un seguace impegnato, fedele e gioioso di Gesù Cristo che prende la domenica sul serio?

Come ci ricorda la grande mistica Santa Teresa d’Avila, “Cristo non ha corpo se non il tuo, non ha mani, non ha piedi sulla terra se non i tuoi, tuoi sono gli occhi con cui guarda con compassione questo mondo, tuoi sono i piedi su cui cammina per fare il bene, tue sono le mani con cui benedice tutto il mondo, tue sono le mani, tuoi i piedi, tuoi sono gli occhi, tu sei il suo corpo. Sulla Terra Cristo non ha corpo se non il tuo”.

Qui l’articolo originale pubblicato su Catholic Link.

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