La caduta degli spiriti ribelli – chiamati oramai demoni – è l’episodio più drammatico della storia del mondo angelico. Per sottolinearne l’orrore, i Padri della Chiesa hanno applicato a Lucifero , il capo degli angeli decaduti, quelle parole del profeta Isaia:
Luc Viatour | CC BY SA 3.0
L’Apocallisse Questo dramma è evocato nell’Apocalisse di Giovanni , sotto la forma simbolica d’una lotta:
E vi fu una guerra nel cielo: Michele ed i suoi angeli facevano la guerra al Dragone. Ed il Dragone fece la guerra, così come pure i suoi angeli, ed essi non ebbero il sopravvento, e non si trovò più posto per loro nel cielo. E fu gettato, il Dragone, il grande (Dragone), il Serpente, l’antico (Serpente), colui che si chiama Diavolo ed il Satana, colui che sperde il mondo intero; fu gettato sulla terra ed i suoi angeli furono gettati con lui (Ap 12, 7-9). La “dura lotta” Come su di uno schermo panoramico, Anna Caterina Emmerich contemplò la lotta, in un silenzio totale che rendeva la visione ancor più impressionante, al punto che ella non trovò parole per descriverla. Ed ella concluse:
Vi sarà una dura lotta, e questa lotta sembrò all’anima mia infinitamente lunga, al punto che è quasi impossibile. Ma la lotta si svolge ora sulla terra, poiché non vi è più lotta in cielo, così come l’ha decretato Dio. Leggi anche: Quel volo verso il Paradiso tra la beata Emmerich e San Michele arcangelo La cappella di San Miguel Una leggenda riporta che le tracce di questa lotta sono ancora visibili ai giorni nostri in quello che si chiama il Colorado Provenzale , regione di colline e di gole del paese di Apt, ai piedi del Lubéron: il colore rosso della roccia – che fino all’inizio del XX secolo alimentò una fiorente industria dell’ocra – sarebbe dovuta al sangue degli angeli ribelli respinti dall’angelo Gabriele, che avrebbe imbevuto la terra. Come pure, la pietra innalzata che indica la cappella San Miguel de Lorencajal, in Spagna, sarebbe la roccia con la quale l’arcangelo avrebbe messo Lucifero groggy al momento della grande lotta.
Santa Ildegarda e la caduta “mai esistita” La mistica Gabrielle Bossis (1874-1950), afferma di aver inteso Gesù confidargli che la storia dell’umanità finirà quando le file lasciate vuote in paradiso dagli angeli decaduti saranno colmati da un numero di eletti corrispondente.
Santa Ildegarda Come dire quanto siano numerosi gli angeli! Questa rivelazione non ha nulla di originale, già Santa Ildegarda di Bingen (1098-1179) lo dichiarava, a seguito di autorità teologiche altrettanto incontestabili come Sant’Agostino e San Bernardo, scriveva santa Ildegarda:
(I cori celesti) conobbero allora le meraviglie di Dio in uno splendore ineguagliabile. Essi compresero che una tale lotta non avrebbe più avuto luogo in cielo e che nessun angelo d’ora in poi sarebbe caduto dal cielo. E seppero nella pura divinità che il numero degli spiriti decaduti stava per essere rimpiazzato con di vasi d’argilla. Sapendo dunque che il numero di quelli che erano caduti stava per esser restaurato, essi si misero a dimenticare la caduta, come se essa non fosse esistita. Leggi anche: Sapete chi è il Papa che più di tutti gli altri ha amato gli angeli? Santi a contatto con Satana E’ accaduto a diversi santi di essere in contatto diretto con Satana, subendo i suoi assalti immediati nella loro anima, ma anche nella loro carne: senza risalire fino ad Antonio il Grande , nel III secolo, od a Martino di Tours , cento anni più tardi, si conoscono gli esempi del santo curato d’Ars, ben certo, ma anche di Giovanni Calabria , di Padre Pio e di Marta Robin , per non citarne che i più recenti. Questo sembrerebbe insensato, farebbe sorridere gli spiriti forti, ma Yvonne-Aimee Di Gesu’ (Yvonne Beauvais, 1901-1951), la celebre religiosa di Malestroit, risponde da esperta, ella a cui il diavolo infliggeva crudeli e ben reali sevizie, di cui il suo corpo portò le cicatrici fino alla sua morte:
Dire che vi sono delle persone sapienti che negano l’esistenza personale e l’azione del demonio! Vorrei ben vedere quale faccia farebbero se lo trovassero sotto una forma visibile, ai piedi del loro letto, rientrando nella loro stanza, la sera! Gli spiriti celesti, che per esperienza sanno il prezzo della sconfitta – la dannazione eterna – hanno ricevuto da Dio “ordine di custodire gli uomini in tutte le (loro) vie” (Salmo 91, 11). Questa missione, che essi esercitano secondo i modi più diversi in funzione delle circostanze e del temperamento di ognuno, è devoluta particolarmente a taluni tra di essi, gli angeli custodi.
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