Facciamo volentieri anche noi da ripetitori, per far arrivare a quanti più cittadini possibile la voce di chi ne ha poca perché è impegnato sul fronte emergenza coronavirus e non ottiene la luce dei riflettori perché è piccolo ed erroneamente considerato ininfluente.Sta correndo per le stradicciole dei social, supplendo al silenzio dei media più blasonati, un appello che è anche un ringraziamento e una richiesta di sostegno, e insieme una dichiarazione di fierezza per la propria professione e il compito arduo oggi al limite dell’eroico che il personale sanitario è chiamato ad esercitare. Necessitano di rinforzi di personale, li stanno chiedendo. Ma nel frattempo ci facciamo anche noi tramite delle parole di Tiziana Mereu, che a sua volta riprende e rilancia il messaggio di un medico, Michele Gennuso. La loro voce si alza, senza strepito, dal confine lombardo con la zona rossa (Crema non è zona rossa ma gialla però serve i malati che provengono dai comuni più colpiti).
Lavorano per l’Azienda Ospedaliera Ospedale Maggiore Di Crema, ovvero in un ospedale di provincia, uno di quelli che sembrano di minore importanza e che invece sono presidio intelligente e necessario già in tempo di pace figuriamoci ora che siamo “in guerra”, con il virus, sia chiaro. Forza Crema, forza fratelli carissimi tutti, medici, infermieri, personale impegnato a vario titolo. Che Dio vi sostenga e vi dia forza, anche noi in questo facciamo la nostra parte.
GRAZIE Michele Gennuso!
Per favore, colleghi, amici, amici degli amici condividete, affinché tutta l’ Italia possa venire a conoscenza! Non lo chiediamo per eroismo o per egocentrismo, nessuno di noi vuole esserlo anzi avrebbe mille volte preferito rimanere nell’anonimato (di conseguenza avrebbe voluto dire che non ci sarebbe stato questa emergenza).
Condividete affinché i politici, i giornalisti, tutta l’Italia possa rendersi conto della realtà che c’è a Crema, che come dice Michele (il medico che ringrazia all’inizio del post, anch’egli impegnato nello stesso ospedale, NdR) se pur con difficoltà con un gran lavoro di squadra stiamo cercando di affrontare.
PERSONE e non NUMERI, che sono da noi da giorni senza vedere né sentire i loro familiari, stanno male, ubicati ovunque nei vari reparti dell’ospedale in base alla gravità, ovunque dove c’è del personale medico, infermieristico, tecnico che cerca di fare il proprio meglio e dedicare loro le giuste cure.
Quello stesso personale, dai responsabili a tutte le categorie, nessuno escluso, che sta cercando di non perdere la calma, di essere dei professionisti anche quando vedi entrare per essere ricoverato un tuo collega, anche quando senti che un’ altra tua collega e sopratutto amica è in isolamento in altro ospedale e non sta bene.
Stiamo cercando davvero di fare un lavoro di squadra, nel migliore dei modi! E scusateci se qualche volta siamo di fretta e non riusciamo a soffermarci a dire a qualcuno dei pazienti quante ore mancano per essere visitati o se abbiamo promesso un bicchiere d’acqua e quell’acqua arriva dopo un’ora ….
Tutti i pazienti ci stanno capendo, rassicurando, confortando quando ci vedono esausti.Voi tutti fuori, aiutateci e supportateci, chi non ha sintomi gravi non venga in pronto soccorso, chi crede in Dio pregate per noi. ❤
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