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Lezioni sul sofà: la piattaforma per intrattenere i piccoli al tempo del Coronavirus (e non solo…)

KIDS

shurkin_son|Shutterstock

Giovanna Binci - pubblicato il 27/02/20

Un sito che raccoglie storie e racconti, voluto da due scrittori per l'infanzia per salvare dai videogiochi e dalla noia i bambini chiusi in casa per la quarantena del Coronavirus...e non solo!

Come capita spesso, è proprio nelle situazioni più disperate che nascono iniziative bellissime. Le idee migliori dettate un po’ dalla disperazione, un po’ dalla noia e un po’ dalla sincera voglia di fare qualcosa per aiutare, come si può. Così, nel giro di un giorno o qualche ora. Che se alla quarantena della peste di Firenze del 1348, Boccaccio ha attribuito la creazione di un capolavoro come il Decameron, mi rifiuto di credere che la quarantena da Coronavirus abbia prodotto solo le foto sui social della broomstick challenge e le bufale sul web. Certo, il tempo bisognerà pure impegnarlo in qualche modo e se la psicosi non aiuta, se il consiglio spassionato è quello di starsene a casa ed evitare contatti con le persone, se le scuole sono chiuse, qualcosa ci si deve inventare per passare il tempo e soprattutto per evitare di piazzare i figli davanti alla TV. Triste ammetterlo, ma non siamo più così tanto abituati ad averli in giro per casa senza un congruo anticipo per organizzare la cosa e allora, l’idea degli scrittori di storie per l’infanzia, Matteo Corradini e Andrea Valente, di creare una piattaforma piena di racconti e laboratori per intrattenere i più piccoli costretti sul divano con la chiusura forzata delle scuole, è davvero un grande aiuto, per le famiglie e per i bimbi.


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Che se non siamo tutti medici, non possiamo stare in prima fila, ci sono comunque tanti modi per sollevare le persone in un momento di difficoltà, anche cercando di distrarre i più piccoli da questo clima di ansia generale, aiutandoli a trascorrere qualche ora fantasticando su storie favolose, in mondi dove non ci sono virus e dove tutto può essere sconfitto con la fantasia. Anche questa è un’arma potente contro la psicosi che può attecchire anche nei più piccoli, al tempo del Coronavirus.

C’è in giro un virus che si chiama Corona. Le scuole sono chiuse. In giro consigliano di non andare. Come fare a scacciare la noia? Ci pensiamo noi scrittrici e scrittori italiani: facciamo noi lezione! Sulle cose più diverse, su quelle che ci piacciono, su quelle che vi piacciono, su quelle che non conoscevate, e su quelle che amate,

scrive Corradini sul suo profilo Facebook. Davvero un bel modo per non lasciare i ragazzi

soli in balia dei compiti e dei malefici videogame!

Anche il nome del progetto non poteva essere più azzeccato: sono lezioni a casa, sono…”lezioni sul sofà”!L’omonimo sito si è arricchito in questi giorni di tanti contributi di scrittori che hanno prestato la loro fantasia: firmano i racconti, tra gli altri, Bernard Friot, Giorgio Scaramuzzino, Silvia Bonanni, Giorgio Scianna e Vichi De Marchi. Una bella missione, che come tutte le grandi idee ben riuscite ha avuto un successo inaspettato: gli accessi al sito sono stati decine di migliaia i giorni scorsi, tanto che per una mezz’ora non è stato nemmeno possibile collegarsi. Leggere piace ancora ai ragazzi, sognare anche! Ecco un sintomo positivo davvero inaspettato che si ricava da questa storia!




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Il progetto ha avuto una risposta davvero entusiasta anche da parte di quelle famiglie costrette coi bimbi in ospedale o a casa per altri motivi, come racconta Corradini sempre con un post su Facebook:

Sulla pagina di “lezioni sul sofà” è arrivato questo messaggio: «Grazie, molto bello il nuovo sito, farà compagnia anche ai bambini costretti in isolamento per altri motivi…grazie ancora». Tutto è nato talmente in fretta che ne siamo travolti. Sì, forse quello che facciamo servirà anche ai ragazzi e alle ragazze costretti in casa non da una quarantena o da un’ordinanza comunale, ma da qualcosa di più potente e duraturo. Siamo con loro. Perlomeno ci proviamo.

Un’iniziativa capolavoro destinata a far parlare ben oltre questa strana quarantena…un po’ come il Decameron!

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