Gli esperti dicono che più tardi diamo ai figli un cellulare, meglio è
Qual è l’età giusta per dare un cellulare ai nostri figli? Di recente l’Unicef, in collaborazione con Google, ha realizzato uno studio sull’età in cui i giovani iniziano a utilizzarlo.
Se dare a un bambino un cellulare e a quale età è una decisione che spetta ai genitori. Gli esperti concordano sul fatto che più tardi è, meglio è. Esporli al loro uso richiede un certo grado di responsabilità che devono essere in grado di assumere.
La società, però, spesso esercita pressioni perché inizino ad essere consumatori prima di essere pronti. Anche i compagni di scuola o gli stessi professori a volte lo esigono in qualche modo, e i bambini possono sentirsi esclusi.
Al di là del fatto che anche i genitori possano sentire pressioni non volendo che i lori figli vengano respinti o restino indietro nella padronanza delle nuove tecnologie, secondo lo studio i motivi principali per i quali i genitori danno un cellulare sembrano essere positivi. Lo considerano un mezzo di intrattenimento, sicurezza e organizzazione, per coordinare le attività della giornata.
Ciò che è certo che è esiste una serie di rischi collegati al loro uso, tra i quali quelli più preoccupanti sono quelli virtuali, come l’accesso a contenuti inappropriati, la violenza, la perdita della privacy e lo sviluppo di un comportamento dipendente.

Sviluppo e inserimento di capacità
Molte volte si ricorre al telefono cellulare perché i bambini non diano fastidio, stiano tranquilli, non si annoino e non interrompano i compiti che stanno svolgendo i genitori. Lo smartphone diventa un modo per calmare o distrarre, ma con questo si perde l’opportunità di imparare ad aspettare o a immaginare aumentando e stimolando la creatività.
I bambini possono sviluppare un disturbo nello sviluppo del linguaggio e anche un sovrappeso per il suo uso smisurato, così come può impedire esperienze sane in cui i bambini giovano a sviluppare certe capacità che saranno importanti per la vita.
La stimolazione continua prodotta dallo schermo fa sì che si attivino i centri di gratificazione immediati nel cervello. Questo allontana dalla possibilità di sviluppare capacità come la tolleranza o la gestione della frustrazione.