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80 anni e un sogno realizzato: andare in Terra Santa ad aiutare i bambini

JERUSALEM, CRUCIFIX, WOMEN

Hanan Isachar | God

ATS Pro Terra Sancta - pubblicato il 20/02/20

Roberta è torinese e casalinga, ha realizzato il suo desiderio di poter incontrare i bambini che ha aiutato a studiare con l'adozione a distanza. "Tornerò di nuovo, per rendermi utile" ha detto con gioia.

Quasi ottant’anni e ancora tanta voglia di fare del beneRoberta è una signora torinese piena di energia. Vive a Torino, ma ha la Terra Santa nel cuore. Con il suo gruppo di preghiera, il Rinnovamento nello Spirito, è venuta molte volte in pellegrinaggio a Gerusalemme, l’ultima nel 2019, “ma avevo in mente di tornare”, ci dice. A muoverla, la voglia di fare volontariato e di conoscere Anania, la bimba di cui da anni supporta l’istruzione con il sostegno a distanza tramite Associazione pro Terra Sancta.

Roberta è una casalinga con un forte senso di solidarietà. È abituata a prendersi cura della propria famiglia, ma anche pronta a ritagliare del tempo per aiutare i più bisognosi. Tra i suoi impegni di nonna fa del volontariato alla mensa dei poveri o con i malati. Da anni porta avanti l’aiuto a distanza verso tanti bambini di tutto il mondo.


ELDERLY

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Roberta ci racconta dei tanti bambini che negli anni ha aiutato ad andare a scuola e studiare:

Nel mio salotto tengo con me tutti i disegni e le fotografie dei dieci bambini che ho adottato in questi anni.

Tra questi bimbi c’è anche Anania, una bambina betlemita di dieci anni. Grazie ad Associazione Pro Terra Santa e all’aiuto di Roberta, Anania può continuare a studiare. La sua famiglia, da sola non riusciva a mantenere i suoi studi.

La voglia di fare volontariato e di tornare in Terra Santa sono coincise e hanno reso possibile l’emozionante incontro a Betlemme con Anania e la sua famiglia. “Ci siamo guardate. Non ci siamo dette niente, ma ci siamo scambiate un grande sorriso”, ricorda con emozione. Molto spesso i gesti contano più di molti discorsi, una scatola di cioccolatini ed un abbraccio trasmettono tutto l’affetto e la gratitudine reciproca. “Anche se io non parlo l’arabo o l’inglese siamo riuscite a capirci – continua Roberta – e ho riconosciuto il suo affetto”.

Nel suo soggiorno a Betlemme, Roberta non ha perso occasione per darsi da fare: insieme a suor Lisi ha sbucciato cipolle, affettato e verdure, e preparato pranzi per gli anziani e i poveri della mensa della Società Antoniana.

Sono una casalinga. So stare in cucina – ci dice – volevo dare in mio contributo, in base alle mie capacità. Leggi anche:Il nostro volto più bello è sempre davanti a Dio

Per quattro giorni ha aiutato in cucina realizzando il suo desiderio di venire in Terra Santa per vivere con i locali rendendosi utile. Roberta si dice grata ad Associazione pro Terra Santa e al responsabile di Betlemme Vincenzo Bellomo per l’esperienza vissuta. Al ritorno a casa condividerà con familiari e amici gli intensi momenti trascorsi in Terra Santa. “Appena mi sarà possibile, tornerò di nuovo”, dice con gioia, mostrando una forza d’animo da far invidia ai più giovani.

QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE PUBBLICATO DA ATS PRO TERRA SANCTA

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