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Una tradizione di San Francesco di Sales per il giorno di San Valentino

ST MICHAEL PRAYER CARD
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Philip Kosloski - pubblicato il 10/02/20
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Incoraggiava a scegliere un Valentino “celeste” a cui offrire un bouquet spiritualeLa festa di San Valentino ha una storia lunga e ricca, e lo scambio di biglietti in questa occasione è ormai centenario. Perfino San Francesco di Sales, vissuto nel XVII secolo, menziona questo costume.

Il santo incoraggiava però un’alternativa in cui veniva scelto un santo per qualcuno e gli si donava un biglietto con il nome di quel santo, che doveva cercare di imitare.

In una lettera a una religiosa, San Francesco di Sales spiega che tipo di bouquet si dovrebbe scegliere per questo tipo di “Valentino”:

Mia cara figlia, mi chiedi che bouquet puoi offrire al tuo Valentino. Dovrebbe essere composto da piccoli atti di virtù che dovresti praticare espressamente per il bene di questo Valentino celeste, e alla fine della meditazione mattutina gliel’offrirai perché possa consacrarla al tuo caro Amato. A volte puoi raccoglierne alcuni dall’orto degli Ulivi, o dal monte del Calvario – intendo quei bouquet di mirra del tuo San Bernardo –, e prega il tuo Valentino celeste di accoglierli dal tuo cuore e di lodare per loro Dio, il che è come se egli ne diffondesse il profumo; perché non puoi annusare i suoi fiori in modo abbastanza degno, né esaltarne abbastanza la dolcezza.

San Francesco di Sales pensava di incoraggiare una vita virtuosa con questa tradizione di San Valentino, ricordando che la festa secolare era originariamente centrata su un santo canonizzato.

Continuava poi la sua lettera sottolineando il Valentino che la religiosa aveva scelto, nonché i doni che poteva chiedere di ricevere dal suo amico celeste.

Ancora una volta puoi chiedere a questo caro Valentino di prendere questo bouquet e di lasciartelo annusare dalle sue mani, e anche di dartene qualcun altro in cambio – di darti guanti profumati, che coprano le tue mani con opere di carità e umiltà, e braccialetti di corallo e collane di perle. In questo modo avrai tenerezze amorevoli con quei beati cavalieri del Re della Gloria. Penso che tu abbia scelto per questo mese San Tommaso d’Aquino, il più grande Dottore mai esistito; era vergine, e l’anima più dolce e umile che si potesse immaginare.

La buona notizia è che questa pratica potrebbe essere seguita da chiunque, sposato o single, giovane o anziano. Al di sopra di tutto, dovremmo sforzarci di amarci a vicenda con un amore simile a quello di Cristo, guardando ai santi per ricevere ispirazione.