Nel Vangelo di Matteo, Gesù “fu condotto dallo Spirito nel deserto per esser tentato dal diavolo”, e vi digiunò “quaranta giorni e quaranta notti” (Matteo 4, 1-2). Lo fece per prepararsi al suo ministero pubblico, che sarebbe culminato nel sacrificio della sua vita sul Monte Calvario.
Seguendo le orme di Gesù, la Chiesa cattolica ha istituito all’inizio della sua storia un periodo speciale di digiuno di 40 giorni, inteso come tempo di preparazione e rinnovamento spirituale e che termina nella gloriosa celebrazione della resurrezione di Gesù.
Il Mercoledì delle Ceneri segna il primo giorno di questo periodo penitenziale nel rito romano della Chiesa cattolica, e cade sempre 46 giorni prima della domenica di Pasqua. È una festa “mobile”, a cui viene assegnata una data nel calendario solo dopo il calcolo della domenica di Pasqua.
Come viene calcolata?
In base alle norme stabilite dal Concilio di Nicea (325) e in seguito adottate dal cristianesimo occidentale al Sinodo di Whitby, la domenica di Pasqua cade ogni anno la prima domenica che segue il primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera. Quest’anno l’equinozio di primavera cade il 19 marzo, e la prima luna piena successiva è il 7 aprile.
Quest’anno la domenica di Pasqua si celebra quindi il 12 aprile. Se volete sapere che giorno sarà il Mercoledì delle Ceneri, andate semplicemente indietro di 46 giorni e arriverete al 26 febbraio.
Perché 46? La Quaresima non dovrebbe commemorare i “40 giorni” di Gesù nel deserto?
Le sei domeniche di Quaresima non sono considerate parte ufficiale del “digiuno quaresimale” (ogni domenica è un ricordo speciale della resurrezione di Cristo), quindi se si sottrae il 6 al 46 si ottengono i famosi 40 giorni di Quaresima.
Ecco perché quest’anno la Quaresima inizierà il 26 febbraio.