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Il sacerdote cappuccino che lottò contro il razzismo sulla via della canonizzazione

FATHER STEPHEN ECKERT

St Benedict The Moor | Facebook | Fair Use

Philip Kosloski - pubblicato il 20/01/20

Padre Stephen Eckert lavorò instancabilmente per l'uguaglianza razziale a Milwaukee

Nato in Canada, padre Stephen Eckert si unì all’ordine cappuccino, venne ordinato nel 1896 e come primo incarico venne inviato a New York. Mentre era lì si innamorò degli afroamericani, e sentì il desiderio di servire le loro necessità spirituali, cosa rara nell’America dell’epoca.

Questa chiamata venne corroborata dopo una visita alle Suore del Santissimo Sacramento di Philadelphia, comunità religiosa fondata da Santa Katherine Drexel, che serviva varie comunità afroamericane. Era convinto che Dio lo stesse chiamando a quell’apostolato, e nel 1903 scrisse al suo superiore:

“Le chiedo umilmente il privilegio di poter dedicare la mia vita solo all’opera missionaria, in conformità alla santa volontà di Dio. Devo sottolineare che dallo scorso anno penso di andare a Sud per lavorare con i neri, e quindi se pensa che questo possa essere per la maggior gloria di Dio sarei lieto di farlo…”

Il suo sogno non venne realizzato finché non fu nominato parroco di St. Benedict the Moor a Milwaukee (Wisconsin, Stati Uniti). La parrocchia si trovava nel cuore di una comunità afroamericana, e il suo approccio pastorale era decisamente unico.


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Secondo Egidio Picucci in un articolo per L’Osservatore Romano, “in due mesi padre Stephen entrò in contatto con 450 persone, andando di casa in casa, suscitando ondate di meraviglia perché nessuno aveva mai ‘osato’ fare tanto. È superfluo dire che questa meraviglia si trasformò in fiducia, e per questo, quando si seppe che stava per aprire una scuola, riuscì subito a raccogliere circa 40 bambini, metà di quali viveva lontano da lì”.

Si dice che sia stato uno dei primi sacerdoti cattolici a dedicare tutte le sue energie al servizio delle persone di colore negli Stati Uniti.

“Per fare qualcosa per i neri”, diceva, “dobbiamo prima convertire i bianchi alla loro causa”. Eckert era attivo nella comunità locale, e lottò per i diritti umani di base e l’uguaglianza, anticipando molto i tempi.

Il sacerdote cappuccino padre Mike Bertram afferma sul sito web della parrocchia di St. Benedict the Moor che “dopo un viaggio compiuto per predicare contrasse la polmonite, ma rifiutò di andare in ospedale. Morì il 16 febbraio 1923 a 53 anni, ed è sepolto sotto la chiesa di St. Benedict the Moor qui a Milwaukee. La sua semplice pietra tombale recita: ‘Apostolo e campione della gente di colore’”.

“La sua santità e il suo ministero hanno fatto sì che la diocesi abbia avviato il suo processo di canonizzazione, ed è stato dichiarato ‘Servo di Dio’ nel 1952”.

La sua eredità dura ancora oggi, e l’esempio della sua lotta per la dignità della persona umana resta una grande fonte di ispirazione.

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