Il Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica edito nel 2005 sotto il pontificato di Benedetto XVI, alla domanda “Chi sono gli Angeli?” risponde al n. 60: “Gli Angeli sono creature puramente spirituali, incorporee, invisibili e immortali, esseri spirituali dotati di intelligenza e di volontà. Essi, contemplando incessantemente Dio a faccia a faccia, Lo glorificano, Lo servono e sono i suoi messaggeri nel compimento della missione di salvezza per tutti gli uomini”.
Sulle modalità poi della presenza degli spiriti celesti nella Chiesa, il Compendio, citando San Basilio Magno il quale affermò che ogni fedele ha al proprio fianco un Angelo come protettore e pastore per condurlo nella vita, sottolinea che la Chiesa si unisce agli Angeli per adorare Dio, invoca la loro assistenza e di alcuni celebra liturgicamente la memoria. Essi sono i ministri e i cooperatori di Dio.
Leggono nel pensiero divino
Sono ammessi alla conoscenza dei misteri divini e si impegnano a fare in tutto la santa volontà dell’Altissimo. Leggono nel pensiero divino e sanno le ragioni, almeno generali, che presiedono al governo della Provvidenza; vedono chiaramente quello che è quaggiù la pietra di inciampo per molte anime, perché Dio permette il male e come, da tale eresia, da tale scisma, da tale apostasia, Egli intende trarre la glorificazione di Nostro Signore Gesù Cristo e della sua Chiesa. Essi concorrono all’esecuzione del piano divino con una meravigliosa energia.
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Non possono penetrare il segreto delle anime
Gli Angeli, tuttavia, possono ignorare molte cose e la loro scienza, per estesa che sia, non può essere paragonata alla scienza divina. Essi non possono penetrare il segreto delle anime; a meno di una rivelazione eccezionale, non sanno con certezza assoluta se un’anima è in stato di grazia e, a maggior ragione, se tale creatura umana è nel numero dei predestinati. Questa è la dottrina della Chiesa. A Dio solo è noto il numero degli eletti: “Deus, cui soli cognitus est electorum numerus”.