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Bisogna essere sessualmente compatibili o è un mito?

MIT SEKSUALNEGO DOPASOWANIA

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Małgorzata Rybak - pubblicato il 17/01/20

Tra le garanzie che cerchiamo perché il rapporto possa sopravvivere c'è il mito della compatibilità sessuale, un mito crudele e falso che sta provocando molti danni

Mi riempiono di tristezza le storie in cui gli anni volano e le persone giovani (e che poi invecchiano) continuano ad avere una relazione dietro l’altra ma non hanno ancora una famiglia – marito, moglie, figli.

Hanno già sperimentato la maggior parte di quello che accade in una relazione, dall’innamoramento alla condivisione di tutti gli angoli della casa. Hanno dimostrato a se stesse che potevano essere all’altezza in tutti gli aspetti e poi hanno rotto.

La decisione di sposarsi è troppo importante per essere presa alla leggera. Allo sesso tempo, l’aspettativa che la persona soddisfi tutte le necessità e i sogni non è matura, ma ingenua.

Tra le garanzie che cerchiamo perché il rapporto abbia la possibilità di sopravvivere c’è il mito della compatibilità sessuale, un mito crudele e falso che sta provocando molti danni.

Il corpo è importante

Non voglio affatto dire che il corpo non sia importante, anzi, proprio perché è importante dev’essere preso sul serio. Non è un mezzo per compiacere qualcuno.

Il corpo non è fatto per gli esperimenti e per verificare se l’altra persona è fatta per me, perché è parte di me, della mia identità.

Non ho un corpo – sono anima e corpo. Tutto ciò che passa per il mio corpo mi tocca l’anima. Nella sfera sessuale, mi tocca come a un essere vivente: la psiche, le emozioni, lo spirito. Tutto ciò che c’è di più profondo entro i miei limiti.

Iniziare condividendo l’intimità fisica è come permettere che un estraneo entri in casa propria per vedere se è onesto o se è un ladro o un assassino.

La memoria del corpo

Il matrimonio collega persone i cui corpi raccontano le loro storie, a volte anche molto difficili. La memoria corporea può includere molestie, abusi, violenza e pornografia, o l’esperienza di essere ridicolizzati. Probabilmente ci sono più persone che hanno ferite in questo campo di quelle che non ne hanno.

La nudità basta a rivelare queste ferite? Dopo tutto, le persone nascondono e proteggono le ferite più dolorose per paura del dolore e del rifiuto.

A volte ci vuole molto tempo per accettarsi in questo campo. Per avvicinarsi alla sicurezza dell’accettazione reciproca, è davvero necessario provare la soluzione drastica come convivere un paio d’anni, ma solo per prova?

La vera cura

L’ammissione condizionale dell’altra persona, perché se risulta che non c’è compatibilità si lascia perdere, fa male a entrambi.

Per sapere se l’altra persona è “sessualmente compatibile” con noi, dobbiamo imparare qualcosa su di lei a un livello del tutto diverso, e servono altre domande:

  • Possiamo confidare l’uno nell’altro?
  • Siamo uniti in valori chiave e obiettivi di vita?
  • Vogliamo accettarci come siamo?
  • Possiamo guardarci con empatia?

Se ci preoccupiamo per l’altra persona, troveremo delicatezza e ci sentiremo liberi e aperti per parlare delle necessità di qualsiasi settore della vita.

Dal desiderio di non trattarsi in modo strumentale sorge la possibilità non solo di “compatibilità” sessuale, ma anche di un legame reale, profondo e intimo. E questo richiede tempo. Nella salute e nella malattia, nel bene e nel male, nella sicurezza della scoperta reciproca.

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