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Gli angeli visti e raccontati da San Luca evangelista

LUKE THE EVANGELIST

Vladimir Borovikovsky | Public Domain

San Luca evangelista.

don Marcello Stanzione - pubblicato il 15/01/20

Dei quattro evangelisti, Luca è l'unico a informare che Gesù fu fortificato da un angelo della sua agonia sul Getsemani: "Gli apparve un angelo del cielo che lo confortava"

L’evangelista Luca († circa 90 d.C.), medico convertito originario di Antiochia (Siria), che accompagnò San Paolo, l’apostolo delle nazioni nel suo secondo viaggio missionario attraverso l’Asia minore, Macedonia, Grecia e anche Roma, cita in numerose occasioni i santi angeli, tanto nel suo Vangelo, quanto negli Atti degli apostoli.

St. Luke the Evangelist – pt
© DR

L’angelo Gabriele

In maniera speciale lo fa all’inizio del Vangelo, dedicato all’infanzia di Gesù, dove narra esplicitamente l’apparizione dell’angelo Gabriele al sacerdote Zaccaria e alla Vergine a Nazaret.

Luca narra inoltre l’apparizione dell’angelo e di un grande esercito celeste davanti ai pastori di Betlemme (Lc 2,8-16). San Luca parla degli angeli anche negli insegnamenti di Gesù: “Inoltre vi dico: Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio;ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio (Lc 12,8-9).




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Gesù e il Getsemani

Allo stesso modo, Gesù menziona gli angeli in due parabole: in quella della dracma perduta si paragona la gioia della donna che trova la moneta con “la gioia tra gli angeli di Dio per un peccatore che fa penitenza” (Lc 15,10). Nella parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro, Gesù avverte che quest’ultimo è stato “portato dagli angeli nel seno di Abramo” (Lc 16,22).

GETHSEMANI
Tango7174 I CC BY-SA 4.0

IL GIARDINO DEGLI OLIVI. LA PASSIONE«Giunsero a un podere chiamato “Getsemani”. Gesù disse ai suoi discepoli: “Sedetevi qui mentre vado a pregare”. Poi condusse con sé Pietro, Giacomo e Giovanni, e cominciò a sentire paura e angoscia. Disse loro: “La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate”» (Mc 14, 32-34). Il Getsemani, il “torchio delle olive”, è il luogo dell'agonia e dell'arresto di Cristo.

Dei quattro evangelisti, Luca è l’unico a informare che Gesù fu fortificato da un angelo della sua agonia sul Getsemani: “Gli apparve un angelo del cielo che lo confortava” (Lc 22,43). Due angeli appaiono nel racconto di Luca anche nel sepolcro vuoto di Gesù: “Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti sfolgoranti. Essendosi le donne impaurite e avendo chinato il volto a terra, essi dissero loro: “Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato” (Lc 24,4-6).

Allo stesso modo, negli Atti degli apostoli si citano almeno in otto passaggi (cfr. 6,15; 7,30 e 53; 10,7 e 22; 11,13; 12,8-11 e 15; 23,8 e 9), ciò dimostra la profonda convinzione di Luca sull’esistenza degli angeli e della loro apparizione tanto nella vita di Gesù, come agli inizi, in quel tempo, della giovane Chiesa.


San Michele del Perugino

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