Il santo voleva che si costruisse una residenza in cui i presbiteri anziani potessero portare avanti la loro opera spirituale
“Ora occorre pensare ai sacerdoti vecchi, perché quando sono vecchi non avranno chi gli porge un bicchiere d’acqua”.
Sono le parole che padre Pio diresse ai suoi figli spirituali, preoccupato per i sacerdoti anziani che avevano dato tutta la vita per prendersi cura del loro gregge. Il santo stigmatizzato ha avuto sempre questo sogno, ma non è riuscito a realizzarlo in vita. L’opera va tuttavia avanti grazie alle donazioni di fedeli di tutto il mondo.
La Domus Sacerdotalis, o “Casa per Sacerdoti Anziani ed Accoglienza Presbiteri”, è un progetto avviato negli anni Sessanta su desiderio di padre Pio, che voleva non solo una casa di ritiro, ma un luogo in cui un sacerdote anziano potesse partecipare attivamente alla cura pastorale del Santuario.
L’opera sorge proprio accanto alla nuova chiesa di San Pio a San Giovanni Rotondo, vicino all’orto del convento, dove padre Pio passeggiava tra i filari di cipressi.
I sacerdoti che risiederanno nella Domus Sacerdotalis potranno continuare a esercitare il proprio ministero aiutando nel santuario, confessando e collaborando al servizio liturgico. In questo modo si sentiranno assistiti, protetti e ancor più uniti al Signore.
Sono numerose le richieste per occupare un posto nella residenza, i cui lavori procedono purtroppo a rilento per la mancanza di fondi. I frati cappuccini confidano nella generosità dei fedeli per portarla avanti e poter realizzare presto il sogno di padre Pio.