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Il crimine che commuove il Messico è stato perpetrato da un bambino di 11 anni

CHILDREN WALKING

Lisbokt | Flickr CC by NC ND 2.0

Jaime Septién - pubblicato il 13/01/20

Il minore, José Ángel, è entrato a scuola con due pistole

Nel 2019, il Messico ha vissuto l’anno più letale della sua storia moderna, con 36.000 omicidi, per una media di cento al giorno.

Quando si potrebbe pensare che non ci sia più alcun tipo di violenza che possa commuovere un Paese in condizioni tanto gravi, un bambino di undici anni sconvolge tutti.

Verso le 8.20 di venerdì scorso, 10 gennaio, la tragedia si è consumata nei corridoi della scuola privata Miguel de Cervantes (Campus del Bosque) della città di Torreón, nello Stato settentrionale di Coahuila.

Il minore, di nome José Ángel, è entrato a scuola con due pistole. A un certo punto ha chiesto alla sua insegnante, María Assaf Medina, di 50 anni, il permesso di andare in bagno a “cambiarsi”.

Quando è uscito dall’aula, i suoi compagni lo hanno sentito dire: “Oggi è il giorno”.

Visto che non tornava, l’insegnante lo è andato a cercare, e in corridoio, vestito in modo diverso da come era arrivato a scuola, il ragazzino le ha sparato, uccidendola; poi ha aggredito i compagni, ferendo cinque di loro e un professore di Educazione Fisica.

Dopo l’aggressione, il ragazzino – che secondo le autorità era un bravo studente e non aveva avuto comportamenti strani in passato – si è sparato, morendo sul colpo.

In base all’ultimo bollettino dell’Hospital Español, in cui sono stati ricoverati, tutti e sei i feriti sono fuori pericolo.

Varie le ipotesi sulle motivazioni che hanno portato il ragazzino a compiere questo gesto drammatico. Una di esse è la sua dipendenza da un videogioco chiamato Natural Selection (Selezione Naturale), creato nel 2002 dallo studio californiano Unknown Worlds Entertainment.

Come tanti altri videogiochi (che di gioco non hanno assolutamente nulla), presenta scontri tra alieni e soldati con armi come mitragliatrici, granate, coltelli e pistole. I soldati devono eliminare le colonie degli alieni e dei loro sostenitori.

L’ipotesi che José Ángel sia stato influenzato da videogioco è confermata dal fatto che quando è uscito dal bagno era vestito in modo diverso, con una maglietta bianca e pantaloni neri con le bretelle, e aveva una pistola calibro 22 e un’altra calibro 40.

Il ragazzino può anche aver voluto imitare Eric Harris e Dylan Klebold, che nell’aprile 1999 hanno perpetrato il massacro di Columbine negli Stati Uniti. Harris aveva stampato sulla maglietta Natural Selection.

Secondo i primi rapporti, José Ángel viveva in casa dei nonni materni. La madre è morta anni fa, e il padre non sa dove abbia potuto trovare le armi.

“Non è un fatto isolato; viviamo in una società ampiamente ferita dalla violenza e dall’insicurezza”, ha commentato padre Rafael López, portavoce della diocesi di Torreón, riferendosi ai fatti.

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