Ancora una volta Gesù nasce. Dio si abbassa per portare luce. Rifiuteremo la luce di Dio?
Il Natale è imminente, e ci chiama ad affrontare un mistero che trascende di gran lunga la nostra capacità di comprensione. Un grande mistero che possiamo sentire in modo diverso ogni anno, forse perché siamo ogni anno diversi. Dio ha suscitato nel mio cuore la necessità di ricordare a tutti che il vero senso del Natale è oggi più urgente, ed è quello di tornare ad essere persone umane.
Molti non capiscono che Dio si rende presente in quella che chiamano la magia del Natale. Perché in questo periodo l’essere umano è più fragile? Perché siamo più nostalgici? Perché iniziamo a ricordare chi è già morto e sembra che diventiamo più deboli? È vero, siamo più sensibili! Pensate che sia a causa delle decorazioni, delle luci e delle stelle? No! È perché Dio prende l’iniziativa. Dio scende dal cielo sulla Terra, e per il fatto che scende davvero a Natale riesce a fare qualcosa che a noi non riesce: ammorbidire il nostro cuore. Per questo, se c’è una magia è la magia di Dio, perché nel tempo di Natale Dio ci rende più umani. Per questo il Natale è l’opportunità di rivedere ciò che è davvero importante per noi. Facciamo un esercizio, pensiamo alle persone a noi vicine, quelle che sono con noi in ogni momento.
Chiediamoci come stiamo trattando quelle poche persone che ci cureranno e ci accompagneranno fino alla fine. Abbiamo espresso amore, tenerezza, compassione? O sono forse le persone su cui scarichiamo maggiormente la rabbia, sono quelle che soffrono di più con noi? Natale è avere il coraggio di guardare la nostra storia e dire “Non voglio andare avanti così”.