La credibilità e la trasparenza del lavoro che svolge a favore dei più bisognosi in Venezuela gli hanno fatto guadagnare il sostegno di personalità come Marco Music, influencer e Youtuber vincitore di vari premi Emmy
“La povertà non l’ha creata Dio, la provochiamo tu e io quando non condividiamo quello che abbiamo”, dice una frase attribuita a Madre Teresa di Calcutta e che fa parte delle centinaia di messaggi sul profilo pubblico di Raziel Rodríguez, un giovane venezuelano che ha trovato il suo proposito di vita nell’amore e nel servizio al prossimo, soprattutto tra i più bisognosi. La sua storia rivela che quando gli esseri umani si lasciano toccare da Dio superano i propri limiti personali.
Raziel non nasconde la sua passione storica per le moto di alta cilindrata, che erano la ssua distrazione principale ogni fine settimana. È stato anche funzionario della Polizia Municipale di Chacao (nello Stato di Miranda), incarico che gli ha lasciato splendidi ricordi e grandi insegnamenti. “Non mi mancava nulla a livello materiale. Le mie entrate e il mio lavoro mi permettevano di vivere comodamente”. A Raziel, però, mancava un “proposito di vita”.
Chiedersi perché vivere comodamente e non aiutare le tante persone che dal 2015 stanno soffrendo per la crisi umanitaria che affligge il Venezuela ha portato Raziel Rodríguez a trovare quello che cercava. “Ho iniziato a vedere tanta gente che mangiava la spazzatura”, ha detto all’inizio della sua conversazione con Aleteia.
“Prima lo facevano solo i senzatetto, ma quattro anni fa abbiamo iniziato a vedere intere famiglie mangiare i rifiuti. Com’è possibile che accada questo in Venezuela?”, si è chiesto. “Il tempo ha fatto sì che trovassimo un proposito di vita, e per questo ora queste azioni solidali verso l’umanità le svolgiamo per vocazione”.
Il passo immediato dopo la sua “conversione” è stata la creazione della Fondazione Raziel, un’organizzazione senza scopo di lucro che dal dicembre 2015 ha sede a Guatire, nello Stato di Miranda. Il suo obiettivo è tendere una mano amica a istituzioni ospedaliere pubbliche, aiutando la ripresa delle loro infrastrutture, e soccorrere con medicinali e altri generi di prima necessità i pazienti e altri venezuelani che vivono in condizioni di estrema povertà.

Sostegno di vari influencers
Parte del segreto del successo delle Fondazione Raziel è nel gruppo di amici e influencers tessuto da quando è entrata nelle reti sociali, soprattutto su Instagram e Facebook, in cui fa conoscere le sue attività umanitarie e sollecita un sostegno che poi condivide con altre organizzazioni o gira direttamnte ai pazienti degli ospedali J. M. de los Ríos e Luis Razetti di Caracas.
Raziel ricorda anche il sostegno del suo amico e vicino di Guatire Marco Music, cantante e attore premiato tre volte con l’Emmy nel 2018 per El Poder de un Post(miglior documentario, migliore edizione e migliore regia). L’artista, che ha più di 8 milioni di followers sulle sue reti sociali, risiede negli Stati Uniti e nel documentario spiega come i nuovi media possano essere utili a molte persone.
“Il lavoro di Marco rafforza la Fondazione Raziel”, ha spiegato l’intervistato, riconoscendo che ci sono valori fondamentali che caratterizzano l’organizzazione: “la credibilità agli occhi degli amici che ci inviano il loro aiuto l’abbiamo conquistata grazie alla trasparenza con cui poi doniamo questi aiuti ai bisognosi. Per questo giriamo video e scattiamo fotografie e le pubblichiamo”.
La ONG, ha aggiunto, riceve sostegno da Panama, Argentina, Cile, Stati Uniti e Spagna, “ma anche da imprese venezuelane che trovano nella solidarietà un modo per mettere in pratica la responsabilità sociale”.