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Prima Parolin, poi Turkson: ecco la posizione del Vaticano sulle Sardine

Cardinal - TURKSON - PROLIN

Antoine Mekary | ALETEIA

Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 18/12/19

"Questo movimento è molto popolare, va benissimo, ma noi prima dobbiamo capire: perché è così popolare?"

Sardine in Vaticano, perché no? Il cardinale Peter Appiah Turkson, prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale, organismo attento alle sfide odierne e organizzatore di numerosi eventi che coinvolgono realtà sociali e politiche, non disdegna l’ipotesi di un dialogo con il movimento, nato quasi per caso da tre ragazzi che con le sue manifestazioni ha portato in piazza finora centinaia di migliaia di persone in tutta Italia.

Turkson: aspettiamo una mossa della Cei

Così ha risposto l’autorevole cardinale ad una domanda sull’ipotesi di dialogo con le sardine

«Eventualmente… Questo movimento è molto popolare, va benissimo, ma noi prima dobbiamo capire: perché è così popolare? Cosa c’è dietro a tutto questo? Prima cerchiamo di scoprire le cause e poi, come dicevo, di indirizzare il messaggio. Inoltre si tratta di un fenomeno italiano, locale. Pertanto aspettiamo prima una mossa della Conferenza episcopale italiana, solo dopo possiamo appoggiare e scendere in campo» (La Stampa, 12 dicembre).

Le “spinte positive” di Parolin

Le parole “morbide” di Turkson arrivano dopo quelle del cardinale Pietro Parolin:

«Io non sono un membro delle sardine – aveva detto il Segretario di Stato Vaticano – credo che l’importante sia cogliere tutto quello che di buono c’è anche in questi movimenti e cercare di valorizzarlo sempre per il bene del Paese. Questo è il mio augurio, che si mettano in luce soprattutto le spinte positive, altre forse sono meno ‘positive’, queste spinte positive che siano messe al servizio del bene del Paese» (Ansa, 11 dicembre).

“Forse è prematuro…”

PIETRO PAROLIN
Fabio PIGNATA I CPP I CIRIC
Le cardinal Pietro Parolin, secrétaire d’État du Saint-Siège.

Già a fine novembre, a margine di un evento alla Pontificia Università Lateranense, il Segretario di Stato vaticano aveva svincolato con eleganza da una domanda dei giornalisti che gli chiedevano se le «sardine» avessero la benedizione vaticana: «Adesso forse è un po’ prematuro…», aveva replicato il porporato veneto, per poi aggiungere con humor: «Io ho saputo che esistono le sardine un giorno… eravamo nell’ascensore un sacco di gente, “ma siamo come le sardine”, no, dice, questo è un pronunciamento politico!».




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