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Le grandi “Antifone della O”, una tradizione d’Avvento

O Antiphons

Elena | Flickr CC BY 2.0

Padre Jacob Bertrand Janczyk, OP - pubblicato il 16/12/19

Dall'VIII secolo, questi canti sono stati intonati all'inizio del Magnificat ogni sera dal 17 al 23 dicembre

Il periodo dell’Avvento è pieno di mistero e di attesa. In queste settimane, la liturgia della Chiesa guida i fedeli, in modo paziente ma deliberato, tra le profezie dell’Antico Testamento, in particolare del profeta Isaia, nel silenzio e nella bellezza della Natività. Il nostro Signore incarnato, che giace in una mangiatoia avvolto in fasce, è la realizzazione di ogni speranza, e questi ultimi giorni d’Avvento sono inaugurati dalle grandi “Antifone della O” – sette antifone, o brevi canti, intonati all’inizio del Magnificat ogni sera ai Vespri (preghiera serale) dal 17 al 23 dicembre.

Le “Antifone della O” sono state cantate nella Chiesa almeno dall’VIII secolo, e possiedono molti livelli di simbolismo. Individualmente ciascuna di loro parla per sé, riferendosi a Nostro Signore con un titolo o un nome diverso datogli nelle profezie dell’Antico Testamento, implorandolo di venire e salvare il Suo popolo. Queste antifone sono chiamate “Antifone della O” perché ogni canto inizia con un “O…”:

O Sapientia — O Saggezza
O Adonai — O Signore
O Radix Jesse — O Radice di Iesse
O Clavis David — O Chiave di Davide
O Oriens — O Oriente
O Rex Gentium — O Re delle Nazioni
O Emmanuel — O Dio con noi

Le antifone parlano anche collettivamente. Guardando i titoli, troviamo un acrostico. Prendendo la prima lettera di ogni antifona e leggendole al contrario, vediamo la definizione latina ERO CRAS. Letteralmente queste parole si traducono con “Domani sarò”, o forse, più appropriatamente per l’Avvento e l’imminente Natale, “Domani verrò”.

Il testo di ogni antifona è scritturale e profetico – i testi dei canti si basano tutti sui passi di Isaia che ci introducono alla venuta del Cristo bambino. Sembra che ogni cristiano conosca l’impostazione delle antifone: “O Vieni, Vieni Emmanuele”. Nei prossimi sette giorni d’Avvento ci immergeremo in ciascuna di queste antifone con l’aiuto del Papa e di un grande predicatore, San Leone Magno (m. 461), il cui pontificato durato 21 anni è stato definito da Papa Benedetto XVI “senza dubbio uno dei più importanti nella storia della Chiesa”.

Indipendentemente dalla forma in cui conosciamo le antifone, questi giorni che restano dell’Avvento dovrebbero – con l’aiuto di questi canti splendidi e antichi – attirare la nostra mente e il nostro cuore al Re dei Re mentre esploriamo la nostra tradizione e la profezia cattolica attendendo con gioia la venuta di nostro Signore.

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