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La nostra idea di Babbo Natale è stata modellata da un disegnatore anticattolico

SANTA'S PORTRAIT; Thomas Nast

Public Domain

Zelda Caldwell - pubblicato il 13/12/19

Thomas Nast era anche noto per le sue raffigurazioni poco lusinghiere degli immigrati cattolici irlandesi e del Papa

San Nicola, lungi dalle moderne raffigurazioni di Babbo Natale, è stato un vescovo del IV secolo vissuto nell’attuale Turchia che si è guadagnato una reputazione di grande generosità dopo che si era saputo che aveva gettato dei sacchi di denaro nella casa di tre ragazze nubili e povere per impedire che venissero avviate alla prostituzione.

Ma da dove abbiamo preso l’idea che Babbo Natale venga dal Polo Nord?

L’immagine di un signore con la barba bianca e la pancia prominente che guida una slitta portando i regali deriva dal disegnatore politico Thomas Nast, noto per i suoi sentimenti anticattolici.

Secondo lo Smithsonian Magazine, la nostra idea di Babbo Natale può essere fatta risalire al numero del 3 gennaio 1863 di Harper’s Weekly, che includeva due vignette di Nast che rappresentavano un gioioso San Nicola tra i soldati dell’Unione. Nast aveva preso in prestito l’immagine dalla poesia del 1823 di Clement Clarke Moore A Visit from St. Nicholas (Una Visita di San Nicola), nota per il versetto “Era la notte prima di Natale”, e ritraeva San Nicola con renne, slitta e un sacco pieno di doni.

I disegni erano parte della propaganda politica, volta a dotare la causa dell’Unione di un po’ dell’immagine pubblica positiva di Babbo Natale, ma divenne così popolare che Harper’s Weekly pubblicò le vignette di Babbo Natale di Nast fino al 1886, cementando l’idea di un Babbo Natale che proveniva dal Polo Nord.


Santa Vs Jesus Game

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L’anticattolicesimo del disegnatore Thomas Nast

Come sostenitore dell’Unione e oppositore della Confederazione, Nast aveva forti convinzioni politiche. In particolare, disprezzava il Partito Democratico, la corruzione della macchina politica di Tammany Hall a New York e i cattolici irlandesi che vi associava.

Le sue vignette rivelano non solo un sentimento ostile agli immigrati irlandesi, ma anche l’idea che la Chiesa cattolica, e il Papa in particolare, fosse una minaccia per la repubblica americana.

In una vignetta, “La Terra Promessa vista dalla Cupola di San Pietro a Roma”, il Papa e il clero vengono rappresentati in cima alla basilica di San Pietro con un telescopio puntato verso gli Stati Uniti, come se stessero mettendo gli occhi sulla Nazione per conquistarla.

In una delle sue vignette più famose, pubblicata nel 1871, “Il Fiume Gange Americano. I sacerdoti e i bambini”, i vescovi indossavano mitre appuntite sulla testa ed erano disegnati come coccodrilli pronti a divorare i bambini, lasciati in uno stato di vulnerabilità dalla crisi delle scuole pubbliche americane. Il messaggio: le scuole cattoliche sono una minaccia.

Scorrete la galleria fotografica per vedere altre vignette anticattoliche di Nast, pubblicate su Harper’s Weekly.

Per sapere di più delle vignette anticattoliche di Nast, visitate il Catholic Historical Research Center del sito web dell’arcidiocesi di Philadelphia.

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