Secondo Ratzinger il delicato tema va risolto sul “piano dottrinale” e può decidere, in questo momento, solo Papa Francesco. Che ha costituito, già da qualche tempo, una commissione di studio
Il Papa emerito Benedetto XVI si è pronunciato sul diaconato femminile nella Chiesa affermando che si tratta di una questione che può essere risolta solo sul «piano dottrinale».
In pratica solo l’autorità del Pontefice potrebbe dare una risposta definitiva e dirimere un problema sollecitato sempre più da una parte del mondo cattolico (Il Messaggero, 2 dicembre).
Il documento del 2003
Il Papa emerito ha inviato una lettera alla Commissione Teologica Internazionale per il cinquantesimo di questa istituzione pontificia alla quale è molto legato, in cui ha affrontato anche questo tema ancora molto divisivo nella Chiesa, e per il quale l’attuale pontefice, Papa Francesco, ha costituito, nel 2016, una commissione di studio.
Lo scorso 22 ottobre, dal Monastero Mater Ecclesiae, il Papa emerito ha scritto:
«Un’eccezione è costituita in certo qual modo dal documento sul diaconato pubblicato nel 2003, elaborato su incarico della Congregazione della Fede e che doveva fornire un orientamento riguardo alla questione del Diaconato, in particolare riguardo alla questione se questo ministero sacramentale potesse essere conferito anche alle donne. Il documento, elaborato con grande cura, non giunse a un risultato univoco».

Nessuna certezza definitiva
Ratzinger racconta anche il finale di quella vicenda:
«Si decise di sottoporre la questione ai Patriarchi delle Chiese orientali, dei quali tuttavia solo molto pochi risposero. Si vide che la questione posta, in quanto tale, era di difficile comprensione per la tradizione della Chiesa orientale. Così quest’ampio studio si concludeva con l’asserzione che la prospettiva puramente storica non consentiva di giungere ad alcuna certezza definitiva. In ultima analisi, la questione doveva essere decisa sul piano dottrinale».
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Opinioni diverse sui temi morali
Il Papa emerito svela anche un altro retroscena. E cioè, che su tanti temi di carattere morale, scrive sempre Il Messaggero, la pluralita’ di opinioni tra i teologi della Commissione è affiorata in diverse occasioni:
«Nonostante tutti gli sforzi, non ha potuto raggiungere un’unita’ morale della Teologia e dei teologi nel mondo. Chi si attendeva questo – è il pensiero di Ratzinger – nutriva aspettative sbagliate sulle possibilita’ di un simile lavoro. E tuttavia quella della Commissione e’ comunque divenuta una voce ascoltata, che in qualche modo indica l’orientamento di fondo che un serio sforzo teologico deve seguire in questo momento storico».
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