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Cos’è una prelatura personale?

web opus dei Josemaría Escrivá de Balaguer ©Opus Dei CC

Opus Dei CC

Aleteia - pubblicato il 29/11/19

L'Opus Dei è una prelatura persona, ma cosa vuol dire?

Una prelatura personale è una parte della Chiesa cattolica, nel senso che è composta da determinati fedeli ed è strutturata in modo gerarchico, con un prelato, che è il suo capo e il principio dell’unità, e con sacerdoti e diaconi, che collaborano con lui.

L’aspetto specifico delle prelature personali è la promozione della vita cristiana e della missione evangelizzatrice della Chiesa in modo complementare a quello delle diocesi, a cui i fedeli che fanno parte di una prelatura personale continuano ad appartenere.

La complementarietà delle prelature personali si può verificare per vari motivi, sempre in relazione al bene spirituale dei fedeli. Può accadere, ad esempio, che per favorire una maggiore partecipazione degli immigrati alla vita ecclesiale si organizzi una prelatura promossa da un clero preparato a far fronte alle loro specifiche necessità, o anche, come nel caso della prelatura dell’Opus Dei, che una realtà ecclesiale che nasce da un carisma (ovvero da un dono di Dio alla Chiesa) riunisca in sé le caratteristiche proprie di una prelatura personale.

Come viene creata una prelatura personale?

La Chiesa, rappresentata dal Papa, prende la decisione di creare una prelatura personale dopo aver consultato le Conferenze Episcopali interessate, con l’intenzione di servire le anime in modo più efficace.

Naturalmente questa decisione presuppone che siano presenti gli elementi costitutivi di una prelatura personale: una comunità di fedeli, presieduta dal prelato, un clero che lo aiuta a livello pastorale e una ragione ecclesiale specifica.

Da quando ci sono prelature personali nella Chiesa?

La prima prelatura personale eretta è stata quella dell’Opus Dei, attraverso la Costituzione Apostolica Ut sit, di Giovanni Paolo II, del 28 novembre 1982.

Anche se esistevano precedenti simili di strutture gerarchiche di tipo personale (come i vicariati castrensi), la figura delle prelature personali è un frutto dell’impulso apostolico del Concilio Vaticano II, poi accolto dall’attuale Codice di Diritto Canonico.

Quante prelature personali esistono attualmente?

Attualmente esiste solo la prelatura personale dell’Opus Dei.

Perché non ce ne sono di più?

Il fatto che finora non ne siano state erette altre si spiega per la novità delle prelature personali, che devono offrire garanzie di solidità ecclesiale e inserirsi armonicamente nelle diocesi in cui agiscono. Oltre a questo, esistono altre circoscrizioni ecclesiastiche, come gli ordinariati militari, dotate di una configurazione dello stesso tipo, ovvero personale e complementare alle diocesi.

Quali sono le caratteristiche di una prelatura personale?

In cosa assomigliano e in cosa si differenziano le prelature personali da diocesi, ordini religiosi e movimenti?

Bisogna tener presente che tutte le realtà ecclesiali di qualsiasi natura partecipano alla stessa vita e alla finalità dell’unica Chiesa. Tutte, quindi, sono chiamate a vivere nella stessa comunione ecclesiale e ad avere rapporti di affetto reciproco.

Sia le prelature personali che le diocesi sono comunità di fedeli di natura gerarchica. Le diocesi sono chiese particolari, e riuniscono tutti i fedeli in un determinato territorio. Le prelature personali vivono e agiscono all’interno di una o varie diocesi, con cui cooperano mediante il compimento della loro finalità ecclesiale specifica, in un rapporto di complementarietà.

All’interno della Chiesa, i fedeli possono costituire realtà di carattere associativo, che senza essere comunità di natura gerarchica come le diocesi e le prelature svolgono un’attività ecclesiale con vari obiettivi. Alcune, come le confraternite o le associazioni caritative, non presuppongono una vocazione specifica dei loro membri, mentre altre presuppongono che ci sia una chiamata che fa sì che i membri partecipino a un determinato carisma. Gli ordini e le congregazioni religiose raggruppano fedeli che, mossi da un carisma proprio, rendono – nella loro vita e nella loro azione apostolica – una testimonianza pubblica e ufficiale della radicalità del Vangelo.

I movimenti sono realtà associative di origine carismatica che riuniscono ogni tipo di fedeli, in particolare fedeli laici che vivono nel mondo e stabiliscono tra sé vincoli di fraternità e di apostolato legati al loro carisma.

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