di Nory Camargo
Tutti sperimentiamo il dolore in diversi modi. C’è il dolore fisico e c’è il dolore emotivo, e ciascuno si supera in modo differente. Il corto animato che vorrei condividere oggi parla di entrambi i tipi di dolore, e mi ha fatto ricordare quanto abbiamo bisogno di un abbraccio nei momenti di sofferenza e tristezza. L’abbraccio di qualcuno che ci comprende e ci dice che andrà tutto bene. L’abbraccio di Dio.
Il mio dolore e l’amore di Dio
Per cominciare potremmo porci qualche domanda: quanto desidero l’abbraccio di Dio? Gli chiedo di consolarmi nei momenti di dolore? Condivido con Lui le mie sofferenze? Mi rifugio in Lui quando la tristezza mi travolge, o tendo piuttosto ad allontanarmi?
A volte è difficile immaginare Dio che ci dà un abbraccio, come quelli che diamo alle persone a cui vogliamo bene. Non ci capita però di pensare che Egli è lì, che è presente nella persona che si rende conto della nostra tristezza o che ci guarda con amore. È nelle braccia di un padre che corre in aiuto del suo piccolo e in quelle di una madre che consola e asciuga le lacrime.
Dio è in quella maestra che non è indifferente al dolore dei suoi allievi, nell’abbraccio inaspettato dei tuoi figli, in quello che ti dà il partner nel silenzio, senza che tu glielo debba chiedere. Il suo amore si manifesta in tanti modi, e nonostante questo osiamo dire: “Dove sei, Signore?”
Oggi sia un giorno per tenere bene aperti gli occhi del cuore. Per essere grati, per stare attenti e scoprire che dall’istante in cui apriamo gli occhi al mattino Dio ci accompagna. È tra i nostri amici e i nostri familiari, tra tutti coloro che ci offrono amore e consolazione.