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I dieci consigli di san Benedetto che possono rivoluzionarvi la vita

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«Se dovessi ricominciare la mia vita, come vorrei non perdere il più piccolo istante del mio tempo. Ogni minuto ci è dato per radicarci di più in Dio». Sant'Elisabetta della Trinità (1880-1906)

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Marzena Wilkanowicz-Devoud - pubblicato il 19/11/19
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Anche se di per sé si rivolge alla famiglia monastica benedettina, la Regola di san Benedetto è un vero e proprio manuale della vita felice. Quindici secoli più tardi, non accusa una ruga e resta di bruciante attualità. Scoprite questi dieci consigli per applicare la Regola di san Benedetto nel quotidiano.

Alcuni si ricordano questo momento storico: il 19 aprile 2005, verso le 17:50, in piazza San Pietro, l’attesissima fumata bianca annunciava finalmente l’elezione del nuovo Papa. Qualche istante più tardi, bastò che fosse pronunciato il nome dell’eletto perché la folla comprendesse chi era il nuovo successore di Pietro: “Josephum” era infatti il cardinal Ratzinger. Con un nuovo nome, certo, quello di “Benedictus”. In quello stesso istante, per numerosi cercatori di senso, san Benedetto, monaco romano di quindici secoli fa, è diventato un maestro spirituale di sorprendente attualità.

Una vera scuola per imparare ad amare

Eppure, per tutti quelli che l’hanno letto o si sono messi alla sua scuola, Benedetto da Norcia (480-547) è sempre stato attuale. La Regola di vita che egli propone ai monaci, cioè a quelli che come lui sono in costante ricerca di Dio, non ha messo su una ruga in tutti questi secoli.

I suoi consigli, raccolti nel piccolo libro chiamato La Regola e donati alla sua famiglia monastica di Monte Cassino, sono altrettante luci per orientarsi nel cammino della vita, e Benedetto li ha scritti dopo averne sperimentato il valore su sé stesso. Essi sono dunque direttamente derivati dall’esperienza della vita quotidiana, e così il fondatore desiderava trasmetterli attorno a sé. Un vero cammino di conversione del cuore, una via verso la rinascita nello Spirito che Gesù addita a Nicodemo: «Se uno non rinasce dall’acqua e dallo Spirito, non può entrare nel Regno di Dio». Una scuola per imparare ad amare.

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]