La loro storia di conversione mostra che, come osservava G.K. Chesterton, “la Chiesa è una casa con cento porte, e non ci sono due uomini che vi entrano esattamente dalla stessa angolazione”
Marcus Grodi, che ospita The Journey Home della rete EWTN, ha ascoltato molte storie di conversione interessanti nel corso degli anni, varie di ex protestanti come lui. Di recente, però, il programma ha incluso incontri molto significativi con donne che sono giunte alla fede cattolica non da una denominazione non cattolica o da una religione non cristiana, ma dall’ateismo, ovvero dal fatto di non credere in Dio.
Per molti l’idea che una donna scelga oggi di diventare cattolica è sconcertante. Perché mai queste tre atee intelligenti hanno deciso di diventare cattoliche? Raccomando fortemente di guardare tutte e tre le interviste, perché come si nota la loro risposta a questa domanda è unica.
Leah Libresco Sargeant: tutto è iniziato con la ricerca filosofica
L’intervista più recente è quella a
Leah descrive come il fascino per lo stoicismo quando era a scuola l’abbia portata a una ricerca continua della base razionale della moralità. Era una ricerca puramente filosofica, che non aveva nulla a che fare con la religione, che come i nuovi atei riteneva obsoleta.

Kant l’ha portata ad Aristotele, ma mancava qualcosa: non era ancora in grado di comprendere la verità morale con la stessa chiarezza della verità matematica. Ricorda quindi come il suo ragazzo, alcuni amici del club di dibattito e il filosofo Alasdair MacIntrye – tutte persone intelligenti e, cosa piuttosto sorprendente, cattoliche – l’abbiano spinta ad accettare il cattolicesimo come sistema razionale e coerente, ma falso. In seguito la Libresco ha finalmente abbracciato la realtà di Dio ed è diventata cattolica, e ora trascorre buona parte del suo tempo parlando dell’importanza di costruire comunità cristiane.