Visitando un ospedale militare, un vescovo è rimasto sorpreso dalla grande fede di un soldatoSpesso sacerdoti e scrittori di temi di spiritualità incentivano i cristiani a recitare le proprie “preghiere quotidiane”.
Possono suggerire una serie specifica di preghiere con formule, come il Rosario, spiegando l’importanza di una vita di preghiera coerente.
Ciò che conta di più nella vita di preghiera di una persona è la sincerità delle sue preghiere, e non il numero di quelle che recita tutti i giorni. Per illustrare questo principio fondamentale, ecco una breve storia tratta dal libro Anecdotes and Examples Illustrating the Catholic Catechism:
“Un vescovo che stava facendo visita a dei soldati in un ospedale militare chiese a uno dei pazienti di non dimenticare le preghiere al mattino e la sera. Il soldato rispose: ‘Signore, recito sempre le mie preghiere al mattino e la sera, ma sono brevi, nello stile militare’.
Quando il vescovo gli chiese quali erano le sue preghiere quotidiane, il ragazzo gli rispose: ‘Mi sveglio al mattino e dico: ‘Mio Dio, il tuo servo sta per alzarsi; abbi pietà di lui’. E la sera, quando vado a riposare, dico: ‘Mio Dio, il tuo servo va a dormire; abbi pietà di lui”.
Il vescovo fu toccato dalla devozione del soldato, e quando uscì gli strinse le mani in modo più gentile. Dio era senz’altro soddisfatto della preghiera semplice e sincera di quel giovane. Nel Vangelo leggiamo che il buon ladrone sulla croce e il pubblicano nel tempio pregavano allo stesso modo e hanno trovato la grazia di Dio”.
Anche se possiamo sicuramente usare preghiere che ci sono state trasmesse nel corso dei secoli, dobbiamo anche cercare di pregare Dio con parole nostre, in modo sincero e onesto.
Come riassume per noi il salmista, “uno spirito contrito è sacrificio a Dio, un cuore affranto e umiliato, Dio, tu non disprezzi” (Salmo 51, 19).